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Comune di Prato

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24/05/2008 14:46
Cerimonie Il tributo dell'Anci Toscana e di chi vi ha lavorato insieme

Landini, «un uomo innamorato della sua città»

«Un uomo innamorato della sua città», ma anche capace di guardare oltre i suoi confini, di divenire prima da presidente regionale e poi da vice presidente nazionale «il “costruttore” dell'Anci Toscana», come recita il titolo della pubblicazione curata dal dottor. Fiorenzo Narducci, che fu segretario comunale dal 1997 al 1985. E' il ritratto di Goffredo Lohengrin Landini, sindaco della città dal 1975 al 1985, emerso nell'intero pomeriggio che gli dedicato ieri (venerdì 23 maggio) l'Anci Toscana, in una affollata Sala consiliare del Palazzo comunale. Testimonianze, aneddoti e ricordi, tratteggiati dal sindaco Marco Romagnoli, e da chi vi ha lavorato fianco a fianco come l'on Rosanna Minozzi («venti anni di lavoro insieme sono una bella fetta di vita politica e personale»), il professor Giampiero Nigro, giovane assessore socialista delle giunte Landini, il dottor Fiorenzo Narducci, il sen. Vannino Chiti, sugli stessi banchi del Consiglio regionale dal 1985 al 1990, Riccardo Triglia, presidente dell'Anci nazionale nel periodo in cui Landini ne fu vice presidente, il sindaco di Lucca Mauro Favilla, già primo cittadino della sua città negli anni '70 (l'incontro è stato coordinato dal presidente vicario dell'Anci Toscana e sindaco di Lamporecchio Aldo Morelli). Anni neppure lontano di una Prato che anche allora doveva affrontare grandi sfide. E di quelle sfide, riecheggiate nelle parole di Nigro («uno dei pochi dirigenti che hanno saputo riassumere su di sè una serie di valori in cui si riconosce l'identità di Prato») e del sen. Chiti («A Prato nella sinistra si formò un nucleo riformista e Landini ne fu fra i grandi interpreti. Di lui colpiva l'ottimismo del fare»), sono riaffiorate le scelte: l'impianto di depurazione di Baciacavallo, la cultura con il laboratorio Ronconi, la biblioteca Lazzerini e la gestazione del centro Pecci, la nascita dell'Interporto. «Un uomo pragmatico, ma di quel pragmatismo che unisce i valori e gli ideali alla corerenza delle cose concrete», nei flash che ognuno degli intervenuti ha aperto sulla sua straordinaria passione civile. «Orgoglioso di essere pratese. di appartenere alla sua gente, di essere stato scelto a rappresentarla» nel ritratto di Fiorenzo Narducci. «Uomo del popolo, autodidatta, ma con una forte cognizione dell'importanza della cultura, che con lui non sarà più marginale nelle politiche pubbliche», nei sentiti e commossi riferimenti di Rosanna Minozzi. Quindi la conclusione del sindaco Romagnoli: «Landini è un punto di riferimento, il suo è insegnamento che ancor oggi è valido».
533/08

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