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Comune di Prato

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01/06/2008 17:50
Agenda Dal 9 giugno terminerà il “calvario” per i cittadini

Suolo pubblico, adempimenti solo da Sori

Sette viaggi: tre volte in via Panziera, dove ha sede Sori, la società che gestisce i tributi comunali, due volte in piazza dei Macelli dove c'è il comando della Polizia municipale, due volte al più vicino ufficio postale. Un calvario su e giù per la città, con tempo sottratto ad ore di lavoro o ad altre incombenze quotidiane, per chiedere ed avere l'autorizzazione ad occupare il suolo pubblico, in caso di trasloco o di rifacimento della facciata della propria casa. Da lunedì 9 giugno il flusso da un'ufficio all'altro terminerà, e in sole due “frazioni” l'agognato, e necessario, permesso potrà essere rilasciato. Sori, in accordo col comando della Polizia municipale, ha deciso di semplificare la vita ai cittadini e le pratiche, per occupare il suolo pubblico, si faranno esclusivamente nei suoi uffici di via Panziera 18. Minore stress e un solo interlocutore. Attualmente per ottenere l'autorizzazione ad occupare il suolo pubblico i cittadini devono di fatto dotarsi di una mappa stradale e degli orari di diversi uffici. Tutto inizia da via Panziera: gli interessati si rivolgono a Sori per chiedere il permesso. Primo viaggio. Successivamente si devono recare al Comando della Polizia municipale, a chiedere l'ordinanza per il traffico. Secondo spostamento. Quindi devono “guadagnare”, una prima volta, un ufficio postale, per pagare i diritti d'istruttoria relativi all'ordinanza. Terzo trasferimento. Con la ricevuta dell'effettuato pagamento si ripiega all'indietro, ancora dai vigili urbani in piazza Macelli, per ritirare l'ordinanza. Quarto viaggio. Compiute queste operazioni ennesimo giro da Sori, per ritirare il bollettino postale conseguente al pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, nonchè altri diritti di istruttoria. Quinto passaggio. Con l'acquisito bollettino altra corsa verso un ufficio postale. Sesto scalo. Dall'ufficio postale, dove si è andati per la seconda volta, dietro front in direzione di Sori per il settimo e finale episodio: la consegna della ricevuta di versamento e il ritiro del permesso. Un “serial” non gradito per i cittadini e anche qualche inconveniente per le casse comunali. Sì perchè lungo il letterale e “infernale” percorso, composto da due distinte, parallele e scollegate procedure, c'è chi pensa bene di fermarsi alle prime tre tappe: una volta ottenuta l'ordinanza per il traffico, ritenuta fondamentale ai fini della viabilità, ignora Sori, non si preoccupa del permesso di occupazione nè di pagare la relativa tassa. Oltre ad essere incongruente, l'attuale meccanismo non mette al riparo Sori da qualche atteggiamento furbesco. Dal 9 giugno questo andirivieni cesserà. Ogni adempimento sarà svolto nei locali di Sori e in sole due soluzioni. La prima, appunto, per richiedere il permesso, la seconda per ottenere l'ordinanza, l'autorizzazione e per pagare le somme connesse al rilascio. Non sarà più il cittadino a dover “dialogare” coi diversi uffici, ma saranno questi ultimi a dialogare fra loro.
554/08

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