In ballo dai 20 ai 35 milioni per l'area ex Banci

In ballo ci sono fra i 20 e i 35 milioni di euro. Si tratta dei nuovi fondi comunitari, nazionali e regionali, messi a disposizione dal programma operativo “Competitività regionale e Occupazione” 2007-2013), che ha individuato nei “Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile“ (Piuss) gli strumenti di attuazione delle politiche di sviluppo economico e sociale in aree urbane. Prato ha da tempo identificato come prioritario la valorizzazione e la rigenerazione dell’ambito urbano della Declassata, il cui masterplan è stato predisposto da Urban. Il percorso di concertazione istituzionale è stato avviato con la convocazione, congiuntamente alla Provincia, delle parti sociali ed economiche, e prevederà in seguito la partecipazione dei cittadini delle aree urbane interessate. Attorno allo stesso tavolo del Palazzo comunale, martedì scorso, il sindaco Marco Romagnoli, il vice presidente della Provincia Daniele Panerati, i rappresentanti delle categorie economiche e sociali. Alla base le indicazioni emerse dal piano strategico, le iniziative di District, i processi attivati coi circoli di studio di Performa, e quindi l'idea futura di un distretto in trasformazione, che punta a confermare il suo profilo industriale, nel quadro di quella che è stata definita un'«economia della conoscenza», con servizi e attività di livello superiore, che sceglie la logistica e la cultura come ulteriori elementi di sviluppo. Da qui la volontà di puntare, per avere maggiori chances di ritagliarsi una buona fetta delle risorse finanziarie a disposizione della Toscana, su un progetto unico per l'area pratese e di puntare sul cambiamento dell'area ex Banci e sull'ipotesi predisposta da Urban, che unisce valori economici (un polo polivalente ben oltre le attività espositive), valori ambientali (il parco), valori sociali (attività per il tempo libero non alternative al centro storico), nuove infrastrutture (l'interramento sulla Declassata), nuovi servizi per il quartiere. Il percorso per ambire ai finanziamenti europei e regionali è partito. E punta ad ottenere risorse pubbliche per porre su sempre più solide basi il «Parco Expo» di Prato, come è stato denominato da Urban la trasformazione dell'area ex Banci.