04/07/2008 16:59
Consiglio Comunale
Approvato il Pdr Becosped, presentato nel febbraio 2006
Ciuoffo: « Troppa burocrazia negli iter urbanistici»
La lunga discussione è sconfinata sulla variante Declalssata e sul ruolo degli imprenditori nel rilancio dell'economia
Anche se è stato approvato all'unanimità, il Piano di recupero 158 proposto dalla Becosped di via Toscana ha dato vita ieri in Consiglio comunale ad una vivace discussione, arrivata fino alla variante Declassata, che sarà presentata tra qualche settimana in Aula. Il progetto, avvalendosi delle deroghe previste dall'articolo 24 del Regolamento urbanistico per gli ampliamenti dovuti a motivi produttivi, prevede la realizzazione di una palazzina da adibire ad uffici di 2500 metri cubi ed una superficie coperta di 231 mq. Nella sua illustrazione però l'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo ha espresso le proprie perplessità per i tempi troppo lunghi delle procedure: l'iter del pdr è infatti partito nel febbraio 2006 ed è arrivato all'approvazione definitiva ieri, due anni e mezzo dopo: «Certi passaggi sembrano più pesi procedurali, piuttosto che verifiche - ha detto - Spero che al più presto si possa metter mano all'iter burocratico per giungere a soluzioni davvero efficaci e rapide».
Ad aprire il dibattito è stato il capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi, che si è detto d'accordo con l'assessore in quanto «in un momento così difficile per la nostra economia la tempistica è fondamentale e certi meccanismi inutilmernte farraginosi creano anche danni economici notevoli». Qui si è inserito l'intervento di Fabio Caregnato del Gruppo democratico, che ha fatto riferimento alle recenti questioni sollevate dall'Unione industriale pratese: «Le scelte che gli spettavano il Comune le ha già fatte da tempo e il cambiamento di passo a favore dell'impresa, necessario per il mutato quadro economico, è già stato operato, ma per chi vuole fare l'imprenditore, non lo speculatore. Il Comune ha fatto tutto il possibile, ha dato fiducia alla categoria e adesso la scelta su cosa vogliono fare tocca agli imprenditori. Non è un problema di tempi, ma della mancanza di voglia di investire per intraprendere invece strade più facili». «Il Comune ha dato segnali importanti a chi ha deciso di continuare a fare qui l'imprenditore - ha aggiunto Matteo Biffoni (Pd) - A chi come Becosped propone un piano serio di ampliamento è giusto andare incontro, ma bisogna avere il coraggio di scommettre su se stessi e sullo sviluppo della città. La giunta ha già fatto tanto, ora tocca agli altri». «Siete lontani dalla realtà della città - ha replicato Borchi nelle dichiarazioni di voto - Lontani dal dramma economico della nostra industria. Prato ha perso 10mila posto di lavoro in 6 anni e chi è rimasto in piedi ha difficoltà ad ampliarsi». Il capogruppo democratico Luca Roti ha replicato che le difficoltà ci sono, ma che sono in tanti ad intraprendere la facile strada della rendita immobiliare: «Il Comune non poteva fare più di così concedendo strumenti urbanistici che agevolano l'impresa. Presto sarà presentata la variante che anticipa il nuovo Piano strutturale, un'intervento che per le sue caratteristiche economiche ed urbanistiche è tra i più importanti del centro Italia. Anche la deoga dell'articolo 24 va in questa direzione, ma la scarsa risposta che proviene dall'industria fa venire l'idea che sia molto più facile per molti industriale rifugiarsi negli utili della rendita, anzichè reinvestire». Sulla partecipazione si sono incentrati gli interventi dell'opposizione di sinistra: «Evidentemente molti nodi economici e politici non sono stati sciolti e l'argomento necessiterebbe di essere approfondito - ha affermato Leonardo Becheri di Rifondazione comunista - Non sono d'accordo con le polemiche sollevate dall'Unione industriali, ma proprio in tema di variante questa Amministrazione rischia di fare i conti senza l'oste». «Non è mai successo che si proponga l'approvazione di una variante di questa portata, anticipatoria del Piano strutturale, senza neanche farla passare dalla Commissione consiliare Ambiente e Territorio - ha detto Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva. Non si sa neppure se ci sia disegnato o meno l'ex Banci e cosa diventerà».(cb)
cb
708/08
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