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Comune di Prato

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07/07/2008 16:17
Sindaco La dichiarazione durante un'intervista alla festa del Pd

«Sono pronto a ricandidarmi, il partito me lo chieda»

Romagnoli al console cinese: «La legalità non può essere in discussione».
«Sono pronto a ripresentare la mia candidatura, anche perchè appartengo ad una tradizione politica abituata a non lasiare le cose a metà, a portare a termine il proprio lavoro». Ha risposto così il sindaco Marco Romagnoli ad una domanda del giornalista Paolo Toccafondi, nel corso di un colloquio-intervista che ha toccato svariati temi e si è potratto per un'ora e mezza, andato in scena, davanti ad un numeroso pubblico, domenica sera alla Festa del Pd, in corso di svolgimento Maliseti. Il commento del sindaco, ad una precisa richiesta dell'intevistatore, è stato articolato: «Sono disponibile, la cosa peraltro non è una novità. Nel senso che occorre fare un ragionamento politico e che quindi il partito me lo chieda. La giunta ha operato bene, in questi anni, in una situazione difficile. Se il giudizio positivo è condiviso, è chiaro ed evidente che sono pronto». Il sindaco, sempre sollecitato dalle domande dell'intervistatore, ha anche espresso valutazioni più stringenti sulla cronaca, in particolare su quello che è apparso come il “caso Fedora”: «La questione è complessa e riguarda i processi che si sono verificati in questi anni. Certo l'impresa, e il mondo imprenditoriale, non possono chiamarsi fuori, perchè è una questione che attiene anche alla loro responsabilità sociale. Sono disponibile a discutere le modalità su come affrontare il problema, ma è evidente che le stessa imprenditoria deve avere consapevolezza delle proprie azioni. Insomma la destinazione dei vecchi stabilimenti industriali, dove spesso si situano attività economiche non in regola, è questione da porsi. E se la deve porre anche il mondo dell'impresa. Bisogna discuterne in modo pacato, ma a tutti è chiesto di avere un alto senso dei propri doveri nei confronti della collettività». Quanto alle lamentazioni del console cinese per i controlli alle imprese orientali, da parte delle forze dell'ordine e della Polizia municipale, il sindaco, rispondendo al giornalista che ha ripreso l'argomento nel corso della stessa intervista, è stato netto: «La frontiera della legalità non può essere in discussione. Per questo motivo i controlli continueranno».
712/08

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