13/07/2008 10:21
Finanze
L'agenzia conferma il rating “A+” con prospettive stabili
Standard & Poor's promuove il bilancio del Comune
Standard & Poor's, l'agenzia internazionale di certificazione, promuove il Comune di Prato e il suo bilancio e confema la “A+”, con prospettive stabili. I risultati della gestione finanziaria dell'ente sono buoni, anzi in miglioramento, ma se il rating non è cresciuto lo si deve al fatto che, come recita un comunicato dell'agenzia, non si può prevedere «in tempi brevi un innalzamento, dati i limiti del rating della Repubblica Italiana (A+/Stabile/A-1+)». Come dire un Comune non può avere un rating maggiore dello Stato a cui appartiene.
Standard & Poor's afferma che «il rating del Comune di Prato riflette i buoni risultati di bilancio, il moderato e decrescente debito finanziario, nonché una forte capacità d’autofinanziamento degli investimenti e i buoni risultati dimostrati dall’Ente nella lotta all’evasione».
Secondo l'agenzia di certificazione «i dati di consuntivo 2007 confermano risultati positivi e sani sia sulla gestione corrente, sia su quella capitale. Il Comune di Prato riporta nel 2007 un solido margine corrente al 14.2% delle entrate correnti, raddoppiato rispetto al 2006 a fronte del ricorso alla flessibilità tributaria sull’addizionale IRPEF e ad una forte lotta all’evasione fiscale. Dall’altra parte, la spesa corrente cresce ad un tasso del 3%, un livello in linea con l’inflazione».
Dall'analisi compiuta risulta che «il margine corrente è stato principalmente sostenuto da alti recuperi da evasione fiscale realizzati nell’anno, pari a quasi 10 milioni (6% delle entrate correnti), permettendo all’Ente di liberare risorse straordinarie come gli oneri d’urbanizzazione, destinandole al solo finanziamento degli investimenti. Il margine corrente elevato si riflette in un alto risultato d’amministrazione pari a 17 milioni a fine 2007, doppio rispetto a quello del precedente anno, che per la metà è stato vincolato per il finanziamento di fondi rischi su crediti di dubbia esigibilità e debiti fuori bilancio».
Inolte il saldo dopo gli investimenti «è ritornato positivo al 6% delle entrate totali, a conferma di una buona capacità dell’Ente di finanziare i propri investimenti. Di conseguenza, il debito finanziario rimane contenuto al di sotto del 90% delle entrate correnti a fine 2007, riducendosi in termini assoluti e relativi rispetto al 2006. Tale livello del debito risulta moderato se comparato alla media degli ultimi tre anni dei comuni italiani con rating Standard & Poor’s pari al 140%».
Sul lato degli investimenti «l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostenere l’economia locale, assicurando stabili investimenti soprattutto sul settore dei trasporti e della mobilità, così come la volontà di focalizzarsi su un progetto ampio di rilancio della città verso un’economia più terziarizzata, potrebbe comportare un più alto ricorso al debito finanziario in futuro. Standard & Poor’s stima tuttavia che il debito finanziario in rapporto alle entrate correnti non superi il 100% nei prossimi tre anni».
Standard & Poor's stima altresì «che Il Comune confermerà tali risultati nei prossimi tre anni».
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