16/07/2008 14:14
Sicurezza
Il sindaco: «E' un fatto positivo, conferma il nostro impegno»
Si rinnoverà il patto per “Prato sicura”. Sì di Maroni
Il “Patto per Prato sicura”, siglato col governo il 31 luglio dello scorso anno, sarà rinnovato. E' quanto emerso nella riunione del Comitato per l'ordine pubblico, svoltasi nel pomeriggio di ieri (martedì 15) in Prefettura, presente il sindaco Marco Romagnoli. E' stato lo stesso ministero a comunicare al prefetto Eleonora Maffei non solo la disponibilità del responsabile del dicastero dell'Interno, on. Roberto Maroni, a rinnovare il “patto”, ma a farlo possibilmente entro luglio. Anzi il ministro, tramite i suoi organi, non ha escluso la sua presenza a Prato al momento della sigla del nuovo documento che, come è noto, coinvolge la Prefettura, la Regione, la Provincia e il Comune di Prato, oltre all'esecutivo nazionale. «E' un fatto positivo - commenta il sindaco - che il nuovo governo confermi la volontà di proseguire sulla strada tracciata. I “patti per la sicurezza locale”, voglio ricordarlo, furono una felice intuizione dell'esecutivo di centrosinistra. A Prato abbiamo cercato di attuarlo e mi risulta anche che, dalla sua applicazione, abbia contribuito ad una diminuzione complessiva del numero dei reati».
Sul tappeto l'annosa questione degli organici delle forze dell'ordine e della polizia municipale. «Riproporremo la questione - prosegue il sindaco - Su questo aspetto c'è condivisione». Il “patto” ha ottenuto risultati, basti pensare alla tenenza dei Carabinieri a Montemurlo, finalmente resa operativa, e al rispetto delle maggiori unità per la Guardia di Finanza. Ma c'è anche preoccupazione per gli annunciati consistenti “tagli”, in tutta Italia, agli organici alle forze dell'ordine. Si parla, complessivamente, di unità drasticamente ridotte. «La questione è sul tavolo - chiosa il sindaco - ne discuteremo col ministero e il ministro. Staremo a vedere cosa succederà».
Dalla riunione di ieri sono emerse anche novità: Prato chiederà al ministro di essere una sorta di banco di prova, sul piano nazionale, per quanto riguarda il contrasto dell'illegalità economica. Non solo, l'altra novità, per certi aspetti più significativa, è che il patto preveda la possibilità di avviare progetti e percorsi di “emersione” delle imprese “a nero”. «Su questi elementi - chiude il sindaco - c'è piena concordanza. Anche a livello di altri organismi delle categorie sociali ed economiche. Quello dell'emersione, fermo restando il contrasto dell'illegalità, potrebbe essere l'ambito di uno sforzo straordinario dell'intero distretto, che coinvolga assieme alle istituzioni statali, regionali e locali, gli attori sociali pratesi. Credo proprio che su questo terreno si possa aprire un utile ragionamento con le associazioni che rappresentano il mondo dell'impresa».
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