18/07/2008 12:17
Consiglio Comunale
Discusse la mozione di An e l'ordine del giorno del Pd
Sui Ctp si accende il dibattito in consiglio comunale
Respinta la mozione di An, accolto l'odg del Pd. Doppio 'sì' dell'Italia dei Valori.
Vivace e, a tratti, polemico il dibattito che ha animato l'ultima seduta del consiglio comunale in merito alla realizzazione e alla gestione dei Ctp, centri di permanenza temporanea per gli immigrati clandestini. Ad aprire la discussione è stato il consigliere di Alleanza nazionale, Maurizio Bettazzi, che ha illustrato una mozione del suo gruppo in cui 'si invita la Regione Toscana e il presidente Martini a manifestare in tempi brevi al governo italiano la propria disponibilità per la realizzazione di un centro di permanenza temporaneo all'interno della regione'. Nella mozione, oltre a sottolineare la necessità di un'applicazione più rigorosa della cosidetta Legge Bossi/Fini in tema di immigrazione clandestina, si rileva che 'la Regione Toscana non ha mai acconsentito la realizzazione di un Ctp limitando di fatto l'attività degli operatori della sicurezza (prefetture, questure e comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza)in ordine alle effettive espulsioni dal nostro territorio di immigrati clandestini'. La proposta 'avanzata dalla Destra e dal Gruppo consiliare di An' è stata valutata 'irricevibile in quanto permeata di soli intenti propagandistici' dai consiglieri del gruppo del Partito Democratico, Bartolotti, Ciambellotti, Colzi, Falcone e Rosseti che, sulla gestione dei Ctp, hanno presentato un ordine del giorno illustrato dal consigliere Andrea Colzi. Nel documento si ribadisce 'la fondamentale scelta di salvaguardare il duplice principio della sicurezza, che deve essere assicurata ai cittadini, e dell'accoglienza che caratterizza la storia del nostro Paese nel rispetto delle regole e delle leggi nazionali'. I consiglieri Pd, tra l'altro, denunciano come 'il clima di intolleranza che si sta diffondendo nel paese non favorisca politiche di integrazione reale rispetto al fenomeno complesso dell'immigrazione' e sottolineano che, mentre i Ctp previsti dalla Legge Turco-Napolitano costituivano 'uno strumento per gli immigrati che hanno commesso reati ostativi o non hanno eseguito reiteratamente l'ordine di lasciare il territorio nazionale a seguito di un provvedimento di espulsione', il precedente governo Berlusconi aveva fatto diventare i Ctp 'uno strumento di repressione del fenomeno immigrazione clandestina prevedendo l'ingresso non solo di chi delinque ma di tutti i clandestini'. 'La gestione del fenomeno immigrazione - si legge ancora nell'ordine del giorno - non può, pertanto, prescindere dall'esistenza di luoghi fisici deputati alla identificazione e all'allontamento di chi si è macchiato di reati o di chi non collabora per fornire le proprie generalità' così come 'la gestione dei Ctp non può prescindere dal rispetto della persona, della salute e al rispetto delle modalità e dei termini previsti dalla Costituzione'.
Al termine del lungo e acceso dibattito si è proceduto alla votazione: la mozione di An è stata respinta con sedici voti contrari, fra cui quelli del gruppo di Rifondazione Comunista, e sei voti a favore espressi dal gruppo di An, Forza Italia e Italia dei Valori. Quest'ultimo gruppo ha votato anche a favore dell'ordine dei consiglieri Pd, approvato con quindici voti favorevoli, cinque voti contrari (An e Fi) e due voti di astensione (Rc e Verdi).
Il capogruppo dell'Italia dei Valori, Aurelio Donzella ha spiegato il suo doppio 'sì': 'Sono pienamente d'accordo con lo spirito dell'ordine del giorno presentato dal Pd, ma condivido anche l'esigenza sostenuta nella mozione di An di realizzare un Ctp in Toscana'.
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