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Comune di Prato

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24/07/2008 19:46
Consiglio Comunale Lungo dibattito sulla proposta urbanistica della Giunta

Variante Declassata verso l'approvazione

Faorevoli Pd, Idv, Comunisti italiani e lista Taiti. Contro An, Fi, Rifondazione e Prato viva. Astenuti Verdi e Udc
Come era facilmente prevedibile è stato ampio e vivace il dibattito in consiglio comunale sul punto all'ordine del giorno indicato come 'adozione della variante al piano strutturale per la modifica dell'assetto urbanistico del viale Leonardo Da Vinci (Declassata) e per la localizzazione del nuovo polo espositivo multifunzionale' Il capogruppo Italia dei Valori, Aurelio Donzella, che ha espresso il suo voto favorevole, ha presentato una mozione nella quale il Consiglio si impegna «a garantire in futuro la destinazione ad uso pubblico dell'area del polo espositivo-polifunzionale al fine di evitare interventi speculativi». Ciò partendo dal presupposto che «la struttura, data anche la collocazione geografica, sarà il centro espositivo e di eventi di tutta l'area metropilitana Firenze - Prato - Pistoia e, per la realtà Prato, offre un'oppportunità di diversificazione e rilancio economico vista la crisi strutturale del distretto». Il capogruppo dei Verdi, Tommaso Rindi ha affermato di condividere il percorso anticipatorio della variante «teso a offrire alla città nuove occasioni di rilancio», ma ha rilevato che «le forze economiche cittadine sono rimaste in disparte» rispetto all'obiettivo ambizioso dell'amministrazione. Rindi ha espresso perplessità circa la crescita urbana di Prato («non si fonda su dati aggiornati e non se ne è discusso a sufficienza») e ha osservato che «dal punto di vista della realizzazione di residenza, uffici e servizi non vi è stata sufficiente riflessione e coinvolgimento di tutte le forze politiche». Insufficienti, secondo Rindi, che ha annunciato la propria astensione, anche le «valutazioni di incidenza e strategiche dal punto di vista ambientale». Il capogruppo dei Verdi ha, comunque, concluso affermando la volontà di «sostenere un percorso che, seppur avviato con queste criticità, è bene debba trovare una sua positiva conclusione». Atteggiamento fortemente critico quello del capogruppo di Forza Italia, Goffredo Borchi: «La preoccupazione di fondo che abbbiamo è che di fronte alle necessità della città, la giunta Romagnoli non riesce a dare risposte e sta sbandando al suo interno proprio sul quel tema che doveva, a detta del sindaco, dare risposta alle attese di rilancio del sistema economico. La mancanza di chiarezza sulla tempestica relativa alle infrastrutture ed in particolare alla mobilità sia interna che metropolitana, l'incertezza circa il ruolo del progettato polo espositivo all'interno del sistema Firenze Fiera, ma anche il fatto di non aver chiarito le inevitabili ripercussioni che la creazione di questo nuovo 'luogo centrrale' avrà sul centro storico, comporta responsabilmente la conferma del nostro giudizio negativo su questa variante e sull'operato della giunta» Più disponibile l'atteggiamento del consigliere Roberto Caverni (Udc): «Sono sempre stato favorevole al polo fieristico, sin da quando ero consigliere regionale. Mi asterrò perchè questa è una responsabilità che la maggioranza di seve assumere. Ma non si può rinunciare a questa opportunità, solo perchè il comparto delle fiere è in crisi. La crisi è ormai generale, ma questo non può indurre la città a non cogliere certe occasioni». Decisamente favorevole il capogruppo del partito democratico, Luca Roti: «Oggi approviamo l'inizio di un grande progetto di riqualificazione di un'intera parte della città, ma soprattutto di un'idea nuova della città. E' importante che si percepisca questo straordinario atto di governo come un'occasione che Prato non può perdere. Non c'è niente di definitivo ma crediamo che questa proposta possa contribuire in modo significativo a dare e costruire risposte nuove per la nostra area. Pechè di questo ha bisogno la città. Prato deve cambiare perchè sono cambiate le esigenze e questa è l'occasione giusta per farlo. Vogliamo che Prato diventi sempre più un centro nevralgico dell'area metropolitana. Una città industriale ma anche di servizi. La realizzazione di un centro espositivo, integrato in quello fiorentino, significa guardare oltre le prospettive locali. Il presupposto è importante: Prato deve e può guardare al suo domani e al suo futuro con più fiducia e coraggio». Il capogruppo della Sinistra per Prato Viva Mauro Vannoni è stato particolarmente critico sull'operazione compiuta dalla giunta: «Tre sono i nodi critici: la partecipazione che è stata del tutto insufficiente e formale; la capacità di individuare proposte di trasformazione urbana per il futuro della città, in una situazione di forte preoccupazione. Si capiscono le buone intenzioni di sindaco e giunta, ma questa variante è una scatola vuota; una grave assenza della politica, una vera e propria mancanza di idee, tanto che mentre si parla della variante Declassata, che questa giunta che non ha fatto molto vuole portare avanti per dare un senso alla sua azione, non si parla del Macrolotto zero, del centro storico, delle aree dismesse». Favorevole invece il capogruppo dei Comunisti italiani, Moreno Zazzeri: «La variante Declassata è sicuramente il più importante atto politico di questa amministrazione. L'occasione non riguarda solamente gli standard tecnici di un intervento che tende a riqualificare un settore primario della città, ma la sua strategica collocazione di motore principale di una trasformazione che tende a ridefinire l'assetto complessivo del territorio, da un punto di vista economico e sociale. Con questo atto, vengono individuati i temi dello sviluppo della città futura. Condivido inoltre la strutturazione di un 'corridoio metropolitano', quale polo multifunzionale fra Firenze, Prato e Pistoia, che sia oggetto d'insediamenti direzionali ed espositivi altamente qualificati interconnessi a tutte le altre funzioni logistiche della città». Spunti critici invece dal capogruppo di Rifondazione Comunista, Leonardo Becheri: «Avevamo richiesto che la perequazione volesse dire anticipare una variante anche per il Macrolotto zero. Ci è stato detto che non è possibile farlo. Riconfermiamo il nostro interesse per la riqualificazione della Declsassata, ma ancora ci sono troppi punti interrogativi, Valuteremo il percorso successivo sul Regolamento urbanistico. Se ci sarà data la possibilità potremo modificare il nostro atteggiamento». Becheri ha anche annunciato di aver presentato una proposta per la creazione di un polo universitario-tecnico scientifico di area metropolitana. Atteggiamento positivo del capogruppo della Lista civica Taiti per Prato, Massimo Taiti che ha spostato l'attenzione su un altro aspetto: «la variante Declassata comporterà una serie di interventi, pubblici e privati, di grande impatto sul sistema della mobilità e sulle funzioni centrali della città. Da qui la necessità che accanto alla città moderna si imposti in parallelo un processo di riqualificazione della città antica, del centro storico, in modo da controbilanciare la forza attrattiva che eserciteranno le nuove funzioni previste dalla variante Declassata. Dobbiamo intraprendere una prospettiva progettuale per superare la dicotomia fra città antica e 'nuova' città». Di segno negativo l'opinione del capogruppo di An Gianni Cenni: «La giunta non poteva fare diversamente, perchè doveva dimostrare di fare qualcosa dopo il fallimento, col ritiro, del progetto di piazza Mercatale, ma questa variante è come la coperta di Linus con la quale si tenta di nascondere le magagne. Dentro ci sono anche cose necessarie come la soluzione data al nodo del Soccorso all'altezza di via Roma, ma restano forti perplessità su tutta l'operazione, in particolare sul polo espositivo. Non si sa come sarà e se potrà avere un futuro. Le Amministrazioni comunali non possono permettersi di fare investimenti al buio, per poi correggerli in corso d'opera, magari cambiandone destinazione. Per non parlare del contrasto politico fra assessore e sindaco e del contrasto fra la proposta di Urban e quella dell'Ufficio Piano. Se andasse avanti la proposta di Urban per la mobilità, con l'interramento della Declassata, occorrerebero così tante risorse finanziare da pregiudicare la realizzazione del polo espositivo». Infine una domanda all'assessore Ciuoffo: «C'è un'idea della sostenibilità dell'intervento rispetto al quartiere delle Badie, densamente abitato, che sarà interessato dalla terza corsia dell'A11 e dovrà sobbarcarsi anche il deposito della Cap? Non vorrei che dietro ad una vetrina scintillante, vi fosse invece un retrobottega, popolato, nel quale si scarica ogni sorta di impatto negativo». Variante Declassata verso l'approvazione: voto favorevole del gruppo democratica, Italia dei valori, Lista Taiti e Comunisti Italiani. No dei gruppi di Forza Italia, An, Rifondazione e Sinistra per Prato viva. Astensioni dal consigliere verde e da quello dell'Udc.
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