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Comune di Prato

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30/07/2008 13:39
Sicurezza Colpiti un esercizio in via Cironi e un bar in via Magnolfi

Altre limitazioni orarie a due locali del centro storico

Un'altra ordinanza, firmata dal sindaco, per limitare gli orari di apertura e chiusura di un esercizio pubblico nel centro storico. Questa volta a cadere sotto la scure del provvedimento è il bar “Alì Babà”, situato in via Cironi 31, gestito da titolari di nazionalità nigeriana. La limitazione, come nel caso del bar/pizzeria di via Magnolfi, sanzionato una quindicina di giorni fa, si estenderà fino al 30 settembre, con obbligo per i proprietari di aprire il loro locale alle ore 8,00 e di chiuderlo alle ore 21,00. A far scattare il provvedimento non ragioni legate all'applicazione dell'articolo 100 delle leggi di Pubblica sicurezza, come è avvenuto per l'esercizio di via Magnolfi, chiuso dalla questura per 15 giorni, e neppure l'ultima rissa esplosa in via Cironi (gli uffici stavano lavorando all'ordinanza, già notificata ai titolari, prima dell'episodio di violenza verificatosi sul finire della scorsa settimana), ma il permanere di una situazione «di grave disagio e potenziale pericolo occasionata dagli assembramenti in fascia serale-notturna» più volte esaminata dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Una riunione in tal senso è avvenuta una decina di giorni fa e in quella sede, presente anche il sindaco, che ha incontrato i residenti, maturò l'idea di estendere la limitazione oraria anche al locale “Alì Baba” onde «contrastare il disturbo alla quiete pubblica, oltre che tutelare la sicurezza urbana». Per la verità dopo il primo provvedimento in via Magnolfi e il secondo in via Cironi, un'altro locale di via Magnolfi, il bar “Andrei”, posto al numero civico 8, viene colpito dalla limittazione oraria fino al 30 settembre, coi titolari che dovranno aprire non prima delle 7,00 e chiudere alle ore 22,00. A giustificare l'ulteriore provvedimento il fatto che il locale è punto di ritrovo di «un numero consistente di avventori» che, nello «stazionare nella pubblica via e sul marciapiede» in gruppi, sono soliti «assumere comportamenti alterati e pregiudizievoli alla incolumità pubblica e alla sicurezza urbana».
803/08

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