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Comune di Prato

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26/09/2008 13:42
Consiglio Comunale -

Pista ciclabile, interrogazione di Luchetti (Fi)

TESTO INTEGRALE Il Sottoscritto Consigliere Comunale Giovanni Luchetti, del GRUPPO DI FORZA ITALIA, premesso che : 1) la Question Time precedentemente trattata in Consiglio in data 05/06/2008 inerente la situazione della pista ciclabile in collegamento tra il parco delle Cascine di Tavola, il parco del Monferrato ed il fiume Bisenzio nel tratto che collega, sul ponte della Dogaia, la via Montalese a Galceti., chiedeva di sapere : - se la pista ciclabile è stata realizzata conformemente al progetto esecutivo approvato in data 05/12/2001 dalla Giunta Comunale del Comune di Prato con la Delibera n° 839/2001, esecutiva dal 23/12/2001; - se la pista ciclabile, ai sensi del T.U. n° 523/1904, è stata realizzata conformemente al Nulla Osta n° “28/01 variante” di cui all’autorizzazione rilasciata in via provvisoria dall’Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio di Pistoia e Prato in data del 29/01/2003 al Prot. 119/946/6916/400.06.02, N.O. relativo alle opere di cui al progetto esecutivo della pista ciclabile come da D.G.C. n° 839/2001; - se il progetto fu approvato anche dalla competente circoscrizione; - quando è stata iniziata e quando è stata conclusa l’opera e se la stessa è stata regolarmente collaudata prima di essere aperta al pubblico transito; - come sono stati regolati nella procedura espropriativa i diritti esistenti dei Cittadini per l’accesso alle loro proprietà residue; - se la realizzazione della pista ciclabile con particolare riferimento all’accesso dal ponte di via Montalese è conforme alla Legge 13/1989 e s.m.i. che tutela i portatori di Handicap e nel caso che non vi fosse conformità con tale legge, che prevede anche ricadute sul piano della responsabilità penale, il sottoscritto chiede come intende procedere l’Amministrazione per l’eliminazione di tali vizi e come intende agire per accertare le responsabilità di chi abbia determinato tale stato di cose e di chi a conoscenza del reale stato dei luoghi abbia omesso atti ecc. ; - se esistono contenziosi legali aperti con i frontisti espropriati e se sì quali indicazioni ha dato la Giunta ai propri periti per la difesa del Comune in tali procedimenti, anche al fine di evitare sentenze avverse della Magistratura che comporterebbero esborsi di denaro pubblico non previsti dal progetto originario e dal Bilancio Comunale; 2) che tutti detti punti per richiesta del Sig. Presidente erano stati ridotti ai soli punti inerenti la conformità alla legge 13 del 1989 ed ai contenziosi legali aperti dai frontisti espropriati in ragione di eventuali esborsi di denaro non previsti; 3) che sul primo punto l’Assessore Curcio ha risposto in Consiglio affermando che “la pista è correttamente realizzata conformemente alle norme previste per le piste ciclabili” riconducendo le problematiche di accessibilità / percorribilità della pista all’avvenuta apposizione da parte di un privato di una sbarra su una strada contigua per cui era in corso anche un contenzioso con un altro privato ... e che “qualora …quella questione tra privati comportasse che la chiusura ci può stare, allora …dovremmo verificare quanto dovrà essere fatto …. perché quella situazione, quel tratto di pista ciclabile che ad oggi è stato realizzato correttamente … in conformità alle norme … dovesse essere adeguata per rispondere al meglio a quello che la Legge 13 prevede”; 4) che sul secondo punto l’Assessore Curcio ha risposto che vi è un solo contenzioso e che l’indirizzo della Giunta è che vi sia un comportamento equitativo, cioè che si vada naturalmente ad un equo indennizzo; 5) che sin da subito il sottoscritto, conoscendo lo stato dei luoghi della pista ciclabile con una rampa con pendenze intorno al 30-40%, ebbe a dichiarare in Consiglio la propria insoddisfazione soprattutto per quanto riguarda la prima parte della risposta dell’Assessore Curcio perché in verità sono state ignorate norme per il superamento delle barriere architettoniche e non è stato rispettato il progetto per la pista ciclabile che prevedeva una pendenza massima del 5% ; il sottoscritto ravvisava inoltre le problematiche inerenti alla mancata segnalazione del problema da parte dei vigili, da parte del direttore dei lavori e di quant’altri e domandava, rivolgendosi anche al Segretario del Comune, se non vi fossero gli estremi per fare anche delle valutazioni in altra sede visto il mancato rispetto di norme specifiche previste a tutela dell’accessibilità in dispregio della legge e del progetto senza che nessuno sene fosse accorto e per questo nascono problemi con i confinanti perché le persone non possono accedere alla pista ciclabile data la concreta impossibilità di utilizzare la pista fatta in quel modo lì, e per questo devono passare per spazi privati che non sono previsti come spazi di pista ciclabile attraversando la via Montalese in un tratto molto trafficato e senza passaggi pedonali con dei rischi anche dal punto di vista della sicurezza stradale. Concludevo la mia replica chiedendo che fossero fatte tutte le verifiche e prese tutte le iniziative del caso per garantire l’accessibilità della pista ciclabile alle persone handicappate perché in mancanza di accessibilità ed agibilità il tratto di pista ciclabile in esame doveva essere chiusa con responsabilità precise per gli amministratori. Tutto ciò premesso e considerato, appurato inoltre che : 1) il suddetto tratto di pista ciclabile è ancora aperto con notevoli rischi per chi la utilizza con conseguenti pesanti responsabilità per l’Amministrazione Comunale in caso di eventuali infortuni, che certo non ci auguriamo ma se dovessero avvenire certo non risparmierebbero l’Amministrazione da il risarcimento danni e dalle responsabilità penali conseguenti per omissioni ecc.; 2) il suddetto tratto di pista ciclabile urbanisticamente non aveva l’attuale tracciato e risulta che mai il Consiglio Comunale abbia deliberato in merito ad una variante urbanistica in tal senso; 3) nonostante il contenzioso tra privati, che menzionava l’Assessore Curcio nella risposta data per il primo punto discusso, abbia dato ragione al privato che ha apposto la sbarra sulla sua proprietà addebitando le spese alla parte soccombente, l’Amministrazione Comunale con l’Ing. Lorenzo Frasconi è intervenuta con una propria ordinanza per far rimuovere la sbarra adducendo motivazioni di pubblico transito e incolumità pubblica, e per questo sono stati innescati con il privato dei nuovi contenziosi legali presso il TAR e presso il Tribunale con futuri probabili esborsi a carico del Comune per spese legali e risarcimento danni; 4) il contenzioso con il frontista espropriato, che menzionava l’Assessore Curcio nella risposta data per il secondo punto discusso, a conclusione della C.T.U. dà ragione allo stesso riconoscendogli una consistente indennità che se confermata a conclusione del procedimento giudiziario comporterà un nuovo debito fuori bilancio ; 5) da quanto è stato possibile appurare le motivazioni di incolumità pubblica della suddetta ordinanza non sussistono, non essendo mai esondato il Torrente Bardena in tale tratto, come confermano gli studi dell’Autorità di bacino, ed essendo presenti vari altri accessi pubblici alle arginature come via alla Dogaia , via F.lli Ventura , via San Martino per Galceti ed essendo inoltre in essere un accordo con il servizio idraulico della Provincia di Prato per il passaggio dei mezzi di vigilanza idraulica dalla proprietà privata del cittadino che aveva apposto la sbarra; 6) da quanto è stato possibile appurare la motivazione di pubblico transito della suddetta ordinanza si basa unicamente su una raccolta firme, organizzata dal PD e dalla Circoscrizione Ovest; raccolta di firme che da un primo esame appare del tutto inattendibile, con firme, spesso illeggibili, prive di identificazione dei firmatari e senza autenticazione; 7) la Giunta Comunale con Delibera n° 406 del 05/08/2008 ha approvato il progetto per le opere di manutenzione delle piste ciclabili per un importo di spesa di € 200.000,00 individuando tra i vari interventi di manutenzione, come constatabile solo visionando l’allegato elaborato grafico illustrativo , anche la realizzazione di una nuova rampa della lunghezza complessiva di ml 30,00 in sostituzione della rampa che è stata oggetto della mia question time in oggetto; Tutto ciò premesso, considerato ed appurato INTERROGA LE SS.VV. 1) quali provvedimenti si intenda prendere nei riguardi dei vari responsabili della regolarità della pista ciclabile di cui si dibatte che oltre alla violazione sulle norme di accessibilità presenta anche difformità per caratteristiche costruttive con quanto progettato ed autorizzato dal competente Ufficio del Genio Civile, oltre ad essere in netta violazione delle previsioni urbanistiche approvate dal Consiglio Comunale con il vigente Regolamento Urbanistico e di tutti coloro che, pur avendo visto, non hanno provveduto alle relative denunce; 2) se non sia opportuno promuovere un’ indagine interna che effettui una attenta analisi di quanto la Giunta Comunale ed i suoi dirigenti abbia sino ad oggi fatto al fine di prendere dei seri provvedimenti per rimediare agli illeciti ed agli abusi commessi, nell’ottica condivisa o condivisibile da tutti che una Pubblica Amministrazione deve prima di tutto rispettare sempre le leggi e le norme vigenti, deve essere equa verso TUTTI i suoi cittadini, e non deve penalizzare il singolo o i singoli cittadini a vantaggio di altri, in un ottica di vera pubblica utilità, e non al solo scopo di coprire mancanze operative dei propri Dirigenti; 3) se sia opportuno che l’Assessore Curcio venga a riferire al Consiglio del perché abbia fatto le sue affermazioni in data 05/06/2008 e del perché successivamente abbia cercato di alleggerire la sua posizione e quella dei dirigenti responsabili facendo adottare alla Giunta la Delibera n. 406 del 05/08/2008, che prevede la costruzione della nuova rampa, soluzione che certamente non può essere indicata come semplice manutenzione. Prato lì 26 Settembre 2008 Giovanni Luchetti Consigliere Comunale P.S. Se ne richiede l’iscrizione all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale
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