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Comune di Prato

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10/10/2008 13:12
Consiglio Comunale Presentati da Borchi (FI) e Cenni (An) e Becheri e Vannoni (Rc)

Deposito Cap a Le Badie, due question time in Consiglio

Ciuoffo: permesso di costruire rilasciato alla Tre-Ro, con il rispetto di tutte le prescrizioni tecniche ed edilizie
Il progetto del nuovo deposito Cap nella zona delle Badie è tornato ieri in Consiglio comunale. Sull'argomento sono stati presentati ieri due question time, il primo dai capigruppo di Forza Italia e An Goffredo Borchi e Gianni Cenni, il secondo dai capigruppo di Rifondazione comunista e Sinistra per Prato viva Leonardo Becheri e Mauro Vannoni. In quello del centrodestra si chiede se la licenza di costruire sia stata rilasciata, se l'Arpat ha terminato i rilievi ambientali tenendo conto delle fasce di rispetto acustico per la presenza di una residenza sanitaria e di una scuola e se il rilascio delle licenze era condizionato da uno studio sulla qualità dell'aria. Nel question time di Becheri e Vannoni si mette invece in luce che il progetto ha una capienza di 3/4 rispetto alle effettive esigenze attuali, che sembrerebbe emergere il superamento del limite massimo consentito dell'altezza e che il permesso di costruire sarebbe stato rilasciato senza l'accertamento della qulaità dell'aria.: per questo i due consiglieri hanno chiesto il riesame dell'intera vicenda e di coinvolgere la Commissione consiliare Territorio e Ambiente. La risposta è arrivata dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, che ha confermato che la licenza per costruire il nuovo deposito Cap è stata rilasciata alla società Tre-Ro, incaricata della costruzione dell'edificio. «Con il rilascio di questo permesso - ha sottolineato l'assessore - si conclude un iter amministrativo che ha tenuto conto di tutte le valutazione necessarie. Gli elementi ostativi, che erano stati messi in luce durante tutto il percorso autorizzativo, sono stati ritenuti superati dopo un attenta valutazione tecnica. Così come sono state rispettate tutte le prescrizioni relative a soazi e volumetrie». Ciuoffo ha sottolineato il carattere prettamente tecnico della procedura. 'Non è un atto - ha detto - che risiede nella discrezionalità della giunta: sono gli uffici tecnici ad esaminare e a portare a termine procedure di questo tipo'. L'assessore ha comunque dichiarato la propria disponibilità a convocare una commissione consiliare straordinaria per dare ai consiglieri la possibilità di valutare tutti gli elementi, in particolare lo schema di convenzione, che hanno portato all'approvazione di questo atto. Sia Cenni che Vannoni hanno ritenuto la risposta non del tutto completa. Vannoni in particolare ha criticato la 'cocciutaggine' della giunta ad andare avanti pur in presenza di una forte contrarietà della popolazione. Cenni, da parte sua, ha ribadito il dubbio che l'intervento edilizio possa rimanere nei limiti prescritti dalla legge.
1002/08

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