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Comune di Prato

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13/10/2008 16:08
Ambiente Il rapporto di Legambiente e “Sole 24 Ore”

“Ecosistema urbano”, Prato sale all'ottavo posto

Il sindaco: «Una città industriale con una spiccata sensibilità ecologica»
La Toscana non se la passa male, con Prato che si migliora e si classifica, se pur dopo Siena, nella “top ten” nazionale. E' “Ecosistema urbano 2009”, il rapporto di Legambiente e “Sole 24 Ore” che misura la qualità ambientale delle città, presentato stamani a Belluno (l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio ha ritirato la pergamena risevata alle prime 10 città classificate), con coda fiorentina sui dati toscani illustrati dal presidente regionale dell'associazione ambientalista Piero Baronti, in compagnia del sindaco di Prato Marco Romagnoli e dell'assessore del Comune di Firenze Claudio Del Lungo. Una performance quella del capoluogo tessile che, nelle parole di Baronti, «corona una lenta scalata»: Prato si piazza infatti all'ottavo posto della graduatoria nazionale, salendo dalla 22ª posizione dell'edizione 2008, dalla 26ª del 2007 e addirittura dalla 43ª del rapporto 2006 di “Ecosistema urbano”. «E questo - ha sottolineato il sindaco Romagnoli -, al di là di una posizione più o meno avanzata, è il miglior riconoscimento per il nostro impegno. Il fatto evidente è che questo risultato è ottenuto da una città industriale, dove le questioni della sostenibilità ambientale sono, per loro natura, più complesse. Un elemento che avevo sottolineato, a commento, anche gli scorsi anni, quando eravamo più indietro». Senza considerare che fra le prime dieci Prato è la sola città medio-grande, fatta eccezione per Venezia. La buona prestazione è dovuta principalmente ad un miglioramento in quasi tutti gli indicatori della ricerca. Il centro industriale peggiora solo nei consumi elettrici (dove i kWh consumati per abitante all’anno salgono dai 998 dello scorso anno ai 1.114 attuali) e nei consumi di carburante che passano da 410 Kep per abitante all’anno a 414 in questa edizione. Tutto il resto migliora o rimane invariato come, ad esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti che continua a situarsi poco sopra al 35%. I passi avanti più evidenti Prato li colleziona nell’inquinamento atmosferico dove abbatte i valori in tutti e tre gli inquinanti principali; nell’intero settore della mobilità, dal trasporto pubblico dove passa dai 46 dell’anno scorso ai 54 viaggi per abitante all’anno («c'è una relazione diretta - ha affermato il presidente Baronti - fra maggiore trasporto pubblico e abbattimento dei valori inquinanti»), alle zone limitate al traffico veicolare, che passano dai 0,13 metri quadrati pro capite agli attuali 2,16, fino ai metri di suolo complessivamente destinati alle bici che crescono dai 6,64 metri equivalenti per abitante agli attuali 11,85, «con una rete ciclabile - ha specificato il sindaco Romagnoli - che ormai si avvicina ai 70 km». Prato poi migliora anche nei metri quadrati di verde urbano fruibile che aumentano dai 31 della passata edizione ai 34,71 attuali, che valgono il terzo posto assoluto nella graduatoria di settore, così come migliora vistosamente anche nei kiloWatt installati su edifici comunali ogni 1000 abitanti di solare fotovoltaico: Prato in questo caso è seconda in Italia salendo dai 2 kW dell’anno passato agli attuali 3,23.
1010/08

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