24/10/2008 15:38
Consiglio Comunale
I touchscreen di informazione in questi giorni nei primi palazzi
Progetto Publihome, è partita la sperimentazione nei condomini
Ieri in Consiglio Massimo Taiti ha duramente criticato il progetto che «suscita vari dubbi per chi l'ha attuato, come e quando»
E' partita l'8 ottobre scorso dal civico 9 di via Giubilei la sperimentazione del progetto Publihome per l'installazione nell'atrio dei condomini di touchscreen di pubblicità ed informazione ai cittadini, dall'orario di apertura degli uffici, ai pagamenti in scadenza ai nuovi servizi, senza costi per il Comune. Il 29 ottore gli schermi compariranno anche nelle case Epp di via Gabbiani.
L'iniziativa, voluta dall'accordo stretto ad aprile tra Amministrazione comunale, Ancitel e società Publihome di Prato, è stata al centro ieri in Consiglio comunale dell'interrogazione presentata da Massimo Taiti della lista civica Taiti per Prato: il consigliere ha chiesto chiarimenti sul progetto, sui tempi della sperimentazione e su quali condomini ne fossero interessati, dato che 'al momento della presentazione del progetto l'assessore Breschi, che aveva curato i preliminari dell'accordo, dichiarava che i test sarebbero iniziati entro tre mesi dalla sottoscrizione dell'intesa'. La risposta è arrivata appunto dall'assessore alle Modernizzazione organizzativa dell'ente Andrea Breschi: «Il ritardo di due mesi e mezzo è dovuto ai miglioramenti tecnici apportati da Publihome al sistema, che rappresenta una vera innovazione - ha spiegato Breschi - Inoltre le installazioni di 4 touchscreen che erano previste per questi giorni nelle case Epp di via Da Quarata sono saltate per motivi organizzativi e sono state appunto spostate su via Gabbiani. Vista l'entità della sperimentazione e del brevetto non mi sembrano comunque dei ritardi gravi».
Taiti nella sua replica si è dichiarato «assolutamente insoddisfatto» delle risposte di Breschi, ponendo l'accento sulle date di costituzione della società Publihome e quelle di sottoscrizione dell'accordo con il Comune: «Con una delibera di giunta l'Amministrazione comunale ha approvato l'intesa con Publihome appena otto giorni dopo la sua costituzione. La società risulta infatti costituita il 27 marzo e registrata alla Camera di Commercio il 31 marzo, mentre l'approvazione in giunta è dell'8 aprile. Sembra che l'accordo sia nato quindi prima della nascita di Publihome». Taiti ha puntato il dito anche contro la formazione societaria di Publihome: «Dà di che dubitare anche il fatto che ai vertici della società compaiano persone legate a doppio filo con l'Italia dei valori, il partito che Breschi rappresenta in giunta. Insomma, visti i tempi, i modi e le partecipazioni di quest'operazione, mi sembra che si prenda in giro la città, in un momento in cui invece si chiede trasparenza alle istituzioni». Sono state criticate infine anche le finalità del progetto: «Il progetto è difficilmente attuabile e sostenibile perchè si sa che molte persone, soprattutto anziani, non hanno dimestichezza con certi mezzi tecnologici e non consulterebbero un touchscreen per sapere quali sono le offerte migliori per fare la spesa - ha proseguito Taiti - E poi è vero che il Comune non spende niente in questo progetto, ma la Publihome ci guadagna attraverso le pubblicità. Era più prudente fare prima studi e approfondimenti tecnici e anche un discorso a parte per capire chi e cosa ci guadagna».(cb)
cb
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