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Comune di Prato

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29/10/2008 15:31
Scuola I Comuni pratesi approvano un ordine del giorno

La Conferenza per l'istruzione contro il decreto Gelimini

«La conferenza zonale per l’istruzione, formata da tutti i Comuni della Provincia di Prato, condivide la preoccupazione di insegnanti, genitori, studenti, giudica inaccettabile la manovra del ministro Gelmini, che non può definirsi una vera riforma, non si richiama a fondamenti pedagogici e culturali, ha finalità esclusive di risparmio economico, che si vuole ottenere attraverso una drastica riduzione dei servizi scolastici». E' questo il testo di un ordine del giorno approvato dalla Conferenza, a margine della riunione svoltasi in mattinata per approvare la programmazione per l'anno scolastico 2009/2010. Nel documento si legge che le misure adottate sono avvenute in un contesto di «tagli alla spesa pubblica che sconvolgono la struttura stessa della scuola ed aprono la strada ad una liquidazione dello stato sociale». «Fino ad oggi - è scritto ancora nell'ordine del giorno - lo Stato italiano aveva fatto la scelta di una scuola di qualità per tutti (compresi alunni diversamente abili), con progetti formativi ampi e tempi lunghi, che configurava un’idea di democrazia e di cittadinanza, potenzialmente capace anche di ridurre le diversità sociali, secondo il dettato della Costituzione. Ora la manovra Gelmini-Tremonti, in una logica di scuola ridotta al minimo introduce una logica opposta, nella quale ognuno torna invece a fare affidamento solo sui mezzi che gli offre la famiglia». Netto il giudizio sulle scelte del decreto Gelmini che «a cominciare dal ritorno al maestro unico nella scuola primaria, sono lontane dalle esperienze condotte fino ad oggi nel nostro territorio, sostenute da una riflessione attenta e qualificata nel campo educativo». «Ad un governo - è scritto nella parte finale - che non vuole ascoltare le ragioni di una protesta che si diffonde dalla scuola dell’infanzia all’Università», la Conferenza zonale dell’istruzione di Prato contrappone «tutte le iniziative possibili di informazione e di conoscenza dei reali contenuti della manovra Gelmini-Tremonti» per aprire «un dibattito serio e approfondito sulle reali necessità della scuola».
1059/08

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