02/12/2008 15:26
Bilancio
A tanto ammonteranno nel 2009 le spese in conto capitale
Investimenti, un programma di 65 milioni
Bencini e Giardi: «Non è stato semplice, ma era necessario immettere ricchezza in città»
Per il 2009 sul piatto ci sono 65 milioni di opere («tutte certe» dice l'assessore ai Lavori pubblici Enrico Giardi), dal prossimo anno in poi «non si sa - commenta caustico il collega vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini -, se non cambia il Patto di stabilità all'orizzonte ci sono problemi. E in questa situazione pesante ci sono tutti i Comuni, nessuno escluso».
Nell'attesa di auspicati cambiamenti Bencini e Giardi annunciano che è «stato mantenuto l'impegno a rispettare, nel corso del quinquennio amministrativo, una media di investimenti di circa 50 milioni di euro. Anzi siamo sopra questa soglia, anche se non è stato per niente facile».
Per raggiungere lo scopo di fare del 2008, secondo l'enfatica definizione di Giardi, “l'anno dei cantieri” («avevamo detto che sarebbero partiti tanti lavori. Ora si vedono, anche se con qualche inevitabile disagio»), e continuare con lo stesso ritmo nel 2009 (Bencini: «Immettere soldi in opere pubbliche significa raddoppiare la massa monetaria attivata, ogni euro pubblico investito ne mobilita almeno due») si è dovuto far ricorso a tutte «le fonti di finanziamento possibile». Il saldo finale, per i due amministratori, «è positivo e costituisce pure una risposta alle preoccupazioni per la non facile situazione locale», anche se il futuro immediato è denso di ombre: «Se non superiamo velocemente - argomenta Bencini - questa fase strana nei rapporti fra Stato e Comuni, pur facendo lavorare un sacco di imprese saremo costretti a rallentare i pagamenti e fra il 2009 e il 2010 ci sarà il crollo».
Previsioni funeste che comunque non riguardano il prossimo anno. I maggiori impieghi riguarderanno, prevalentemente, alcuni capitoli. In primis la scuola che dal 2004 ha costituito un vero e proprio asse centrale per le spese in conto capitale: «Prima di noi si è lavorato sulla messa a norma - declama l'assessore alle Finanze -, noi abbiamo lavorato su nuovi edifici». Sia come sia l'edilizia scolastica assorbirà, nel 2009, altri 6,7 milioni di euro, che diventeranno 8,7 nel triennio fino al 2011, per un ammontare complessivo, iscritto a bilancio dall'inizio del mandato amministrativo, di 25 milioni.
Non minori sono i costi per le grandi infrastrutture viarie. Intanto una buona notizia: fra dicembre e gennaio il sottopasso alla Questura sarà transitabile («pensavamo a marzo - chiosa Giardi - , chiudiamo con largo anticipo). Le sofferenze comunque non termineranno, perchè subito dopo o quasi (ancora verso marzo) partirà lo scavo per il sottopasso di via Nenni (1,25 milioni di euro di competenza comunale, coi rimanenti 4 milioni circa coperti da un finanziamento regionale). Alla voce “grandi opere” continueranno i lavori per la Seconda Tangenziale, col completamento del lotto 2 bis (il ponte che scavalca la A11) e le procedure (5 milioni di euro) per acquisire le aree per i successivi lotti.
Per le strade anche “Prato città curata”: per il 2009 le Circoscrizioni avranno a disposizione altri 3,5 milioni di euro (700 mila ciascuna) per rifare asfalti e merciapiedi, con un altro milione ed oltre di manutenzione straordinaria gestito direttamente dall'assessorato, che ha presentato una lista interminabile di interventi effettuati, in corso e prossimi venturi.
Molta attenzione sarà dedicata anche al recupero del patrimonio comunale e dei palazzi storici: il restauro di Palazzo Pretorio con il Museo Civico va verso la conclusione, prevista per tutto il 2009 («come avevamo promesso» sentenzia Giardi), con l'apertura, in primavera, del cantiere per il “nuovo Pecci”, 7 milioni e più di investimento, spalmati su più anni ad iniziare dai quasi 4 nel 2009. A termine anche l'operazione Campolmi, col restauro dell'ala che ospiterà la biblioteca Lazzerini, il cui trasferimento inizierà da martedì 9 dicembre.
Ha, invece, il carrattere di un'operazione “strutturale” (i risparmi di spesa corrente potranno essere rovesciati sugli investimenti) la riduzione dei cosiddetti “fitti passivi”, gli affitti pagati dal Comune per occupare coi propri uffici immobili privati. Nel 2009 (con il completamento del recupero di S. Caterina e della ristrutturazione dell'ex Casa di Riposo, a cui aggiungere la Campolmi e la biblioteca) il conto delle locazioni passerà da 1,6 milioni a 800 mila euro. Sempre nel 2009 si continuerà coi programmi di risparmio energetico destinando ulteriori 400 mila euro, dopo il piano realizzato in 28 edifici pubblici, all'installazione di pannelli fotovoltaici, si proseguirà con la bonifica dell'ex discarica del Coderino (1,5 milioni), si utilizzeranno 670 mila euro per la sistemazione delle aree verdi, si spenderanno 900 mila euro per la formazione del parco della Calvana.
Un ultimo chiarimento: degli 80 milioni di investimento inizialmente preventivati si è passati a 65, «ma - affermano in coro Bencini e Giardi - non abbiamo tagliato niente, solo distribuito su più esercizi le opere». Con la speranza comunque che qualcosa cambi nelle normative nazionali. Altrimenti, per ripetere Bencini, «sarà il crollo».
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