18/12/2008 15:10
Comune
No dei giudici alla reimmissione nel possesso dell'ex Ippodromo
Il Tar boccia il ricorso della Ihrc Italia contro il Comune
Con l'istanza la società che gestiva il centro ippico ha impugnato l'ordinanza di sgombero e demolizione dei box abusivi
Il Tar della Toscana ha respinto ieri il ricorso della IHRC Italia contro il Comune di Prato in seguito allo scioglimento del contratto e all'ordinanza di sgombero del maneggio dell'ex Ippodromo, affidato in gestione alla società dal 2003. Come è noto nel maggio di quest'anno l'Amministrazione comunale decise la rescissione del contratto in danno per gravi inadempienze del gestore e dispose la demolizione di 250 box per cavalli giudicati abusivi. Per chiedere la reimmissione nel possesso la IHRC si è prima rivolta al Tribunale di Prato, che ha respinto l'istanza per difetto di giurisdizione rinviando la competenza al Tribunale amministrativo regionale, e dopo ha appunto adito quest'ultimo. Come si legge nella sentenza e come spiega l'Ufficio legale del Comune, investito della questione, il Tar non ha accolto l'istanza cautelare di reintegrazione nel possesso, per l'insussistenza del pericolo grave ed irreparabile che il provvedimento richiede. «Siamo soddisfatti dell'esito della questione, di cui comunque non dubitavamo - commenta l'assessore al Patrimonio Enrico Giardi - E' una conferma per l'obiettivo che ci siamo posti: restituire alla collettività un bene così importante ed identificativo per Prato». Nel frattempo sono già partite le procedure per la nuova gara con cui sarà riaffidato il centro ippico.
La lunga e intricata vicenda è iniziata 5 anni fa quando il Comune diede in concessione alla Ihrc un'area di 2300 mq per la realizzazione di un maneggio. La prima ordinanza del Comune contro gli abusi edilizi nell'area, dove erano previste solo ristrutturazioni, risale all'ottobre 2006 per l'abbattimento dei 250 box realizzati dalla società Ihrc. Da allora sono trascorsi tre anni di tentativi da parte del Comune per ristabilire relazioni corrette con la Ihrc, nella speranza di restituire la struttura sportiva al pieno godimento della collettività, fino a fino a che non si è resa necessaria la prima intimazione di demolizione, compiuta d'ufficio nel settembre dello scorso anno. La giunta decise di procedere nell'ottobre 2007 alla rescissione del contratto, con tanto di sgombero dell'impianto, non senza prima aver valutato il pronunciamento del Tribunale di Prato che, il 28 settembre 2007, condannava il legale rappresentante della Ihrc a due mesi di reclusione, con la sospensione della pena, e al pagamento di 4 mila euro per gli abusi edilizi commessi all'interno del maneggio.
La decisione della giunta, tradotta in una ennesima ordinanza dagli uffici, venne nuovamente impugnata davanti al Tribunale di Prato che, pur riconoscendo la legittimità dell'atto pubblico, nel dicembre scorso ne sospendeva gli effetti. C'è stato quindi bisogno di nuovi atti e di un'altra ordinanza, con la quale il dirigente del servizio Patrimonio disponeva nei confronti della Ihrc di provvedere, entro giovedì 22 maggio, «allo sgombero da cose ed animali di tutte le aree e pertinenze dell'ex Ippodromo comunale».
cb
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