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Comune di Prato

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22/12/2008 16:01
Tributi Il quadro delle imposte comunali presentato da Bencini

Tariffe sotto l'inflazione, ferme Ici (seconda casa) e Irpef

Tariffe comunali in linea col tasso d'inflazione, e forse anche al di sotto, con una crescita media del 2%, «la metà esatta - specifica il vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini - del tasso d'inflazione presente al momento, ottobre, in cui abbiamo iniziato a impostare il bilancio di previsione 2009»; Ici invariata sulla seconda casa (6,2 per mille) e sulle case sfitte (7 per mille fino a due anni, 9 per mille oltre i due anni); addizionale Irpef ferma a livello corrente (0.50%) anche per il prossimo anno; per la Tia (la tassa di igiene urbana), che comunque non è più parte del bilancio comunale, tutto rinviato invece a gennaio. E' questo il quadro di tariffe e tasse comunali offerto da Bencini, che accompagneranno (domani, martedì 23 dicembre) la discussione in Consiglio comunale sul bilancio di previsione 2009. «Non abbiamo ritenuto giusto - sintetizza il vice sindaco -, in una situazione economica già difficile per tante famiglie, operare una manovra che andasse al di là dell'adeguamento al costo della vita. E' stata una precisa scelta politica. Del resto questa è stata la nostra posizione sin dall'inizio del mandato amministrativo: riferirsi all'inflazione per evitare che un eventuale blocco delle tariffe comportasse negli anni esborsi più gravosi per i cittadini. In questa circostanza poi non abbiamo neppure considerato l'inflazione, che appena un paio di mesi fa, quando abbiamo dovuto approntare il bilancio di previsione nelle sue cifre globali, veleggiava attorno al 4%». Del resto basta leggere la tabella finale per capire che servizi essenziali - mensa scolastica e asili nido - non sono coperti dalle entrare tariffarie: solo il 17,32% del costo di gestione dei nidi viene coperto dalle famiglie, copertura che sale al 64,93% per le mense, «e sono in aumento i casi di mancato pagamento, segno di difficoltà crescenti nella popolazione». Il resto è a carico del Bilancio comunale e, quindi, della fiscalità generale, fatta eccezione per le sepolture, ma nel caso il loro prezzo è fissato dalla normativa nazionale. Nessun ritocco, nel 2009, per il costo del biglietto bus («il prossimo anno scade la convenzione - chiosa Bencini - si vedrà allora cosa comporterà la nuova gara), nè per l'uso degli impianti sportivi («sono cifre non influenti e, poi, a giugno, c'era stata una rivisitazione tariffaria»), nè per i parcheggi, anzi «in centro il loro costo è stati ridotto in seguito all'accordo con le categorie commerciali e artigiane». Quanto alla scuola, e alla retta dei nidi, il Comune discrimina il prezzo in 63 fasce corrispondenti ad altrettante fasce Isee (indicatore situazione economica equiva1ente): «Nei nidi funziona - spiega Bencini - il sistema dei crediti di accesso. Abbiamo tante fasce Isee per attenuare il peso sulle famiglie, che senza questo accurato lavoro dovrebbero pagare più di 500 euro mensili. Si comprende bene che, su base annua, si tratterebbe di un esborso notevole tale da cambiare la situazione economica di un nucleo familiare». La maggior parte delle famiglie viene, in virtù di tale meccanismo, a collocarsi nella fascia media e medio-bassa, che descresce al primo livello Isee fino a 59 euro (uno in più) nel tempo corto e fino a 73 euro nel tempo lungo (ancora un euro in più), per salire a 510 euro (10 in più/tempo corto) e a 569 euro (11 in più/tempo lungo) nell'ultimo scaglione di reddito Isee, dove non sono previsti crediti di accesso. Quanto ai buoni mensa aumenta il singolo pasto, ma al contempo si amplia il reddito Isee di esenzione totale che da 5.669,32 euro sale a 5.760,56 euro. «L'aumento è molto limitato - chiosa Bencini - nell'ordine di 10 centesimi, da 3 a 3,10 euro, per coloro che pagano il prezzo intero di un singolo buono mensa e nell'ordine di 5 centesime nelle altre fasce Isee. Al contempo rimangono ferme le tariffe mensili, mentre i costi degli alimenti, nonostante il calo benzina, sono aumentati e non accennano a diminuire». «In tutti questi anni - chiude il vice sindaco - i costi di gestione sono cresciuti. Allo stesso tempo è aumentata l'erogazione dei servizi, anche perchè c'è stato un costante incremento della popolazione, almeno fino allo scorso anno. In tale situazione contenere le tariffe per non pesare oltremodo sulle famiglie, già colpite dalla crisi, è un atto di straordinario valore sociale».
1288/08

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