23/12/2008 16:04
Consiglio Comunale
Vivace protesta di Massimo Taiti e Mauro Vannoni
Bagarre in Consiglio per il presepe all'ingresso del Comune
Con un'accesa bagarre sono stati aperti stamani i lavori del Consiglio comunale dedicato alla discussione del bilancio di previsione 2009. L'oggetto era il presepe allestito all'ingresso del Palazzo comunale, contro cui si sono scagliati i capigruppo Massimo Taiti della lista civica Taiti per Prato e Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva. Il primo ha esordito chiedendo al presidente del Consiglio comunale Daniele Mannocci di poter fare una comunicazione all'assemblea per chiedere 'chi avesse deciso di porre un simbolo cristiano e cattolico all'entrata di una sede istituzionale laica come il Comune'. Mannocci ha replicato che in base all'articolo 44 del regolamento comunale sullo svolgimento del Consiglio, le comunicazioni devono essere chieste almeno un'ora prima dell'avvio dei lavori e che è il presidente a poterle autorizzare, aggiungendo che della questione si sarebbe discusso dopo le delibere relative al bilancio. Da qui è nata la protesta di Taiti e Vannoni, che hanno chiesto di interrompere per qualche minuto la seduta e al diniego hanno ugualmente preso la parola per esprimere le proprie considerazioni: «Il Comune è la casa di tutti i cittadini, cattolici e non - ha affermato Taiti - E se qualcuno volesse allora venire a mettere una statua di Buddha all'ingresso? O se i cinesi volessero esporre il dragone? Dovrebbero essere autorizzati anche altri simboli religiosi oltre il presepe». «Credo che Prato sia l'unico Comune in Italia ad allestire il presepe - ha aggiunto Vannoni - Oltre tutto è il primo anno che viene fatto: se fosse stata una tradizione o un uso consolidato il discorso sarebbe stato diverso, ma non è così e almeno se ne sarebbe potuto discutere in conferenza dei capigruppo. Invece siamo di fronte ad un atto d'imperio del presidente del Consiglio». La presa di posizione è stata condivisa anche da Moreno Zazzeri dei Comunisti indipendenti, Tommaso Rindi dei Verdi e Paolo Fattori di Rifondazione comunista, che hanno lasciato l'aula insieme a Vannoni e Taiti. Quest'ultimo ha annunciato che non avrebbe partecipato nè alla discussione nè al voto del bilancio.
cb
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