24/12/2008 10:19
Consiglio Comunale
La votazione nella seduta di ieri
Sì al bilancio di previsione 2009
23 voti a favore, 6 contrari e 1 astenuto
Con 23 voti a favore, 6 contrari e 1 astenuto è stato approvato dal consiglio comunale il bilancio di previsione 2009.
Il sì è stato espresso da Pd, Italia dei valori, Verdi e Comunisti indipendenti; il no è arrivato da Forza Italia, An, e dal consigliere dei Rifondazione comunista, Paolo Fattori. Ad astenersi è stato il capogruppo di Rifondazione Comunista, Leonardo Becheri.
Come preannunciato, Massimo Taiti (Lista civica Taiti per Prato) e Mauro Vannoni (La sinistra per Prato viva) non hanno partecipato nè alla discussione nè al voto sul bilancio.
Il capogruppo democratico Luca Roti, nel suo intervento, ha sottolineato il mantenimento dei servizi ai cittadini e gli investimenti per la città: «Il bilancio chiude un quinquennio che ha visto impegnata l'Amministrazione comunale nel mantenimento dei servizi ai cittadini, della loro qualità e degli investimenti per il futuro della città, pari a ben 65 milioni di euro, in un momento difficile per Prato e a fronte di politiche del Governo centrale assolutamente inadeguate ad affrontare i bisogni degli enti locali e delle famiglie».
Un sì al bilancio è arrivato anche dal capogruppo dell'Italia dei Valori, Aurelio Donzella che, in vista di un inevitabile aumento dei costi dei servizi a causa dell'adeguamento all'inflazione anche se nella misura del 50%, chiede alll'amministrazione comunale 'di rivedere le fasce sociali medie e basse degli indicatori Isee per non gravare su quelli che oggi sono diventati i nuovi poveri, ulteriori categorie deboli di cittadini'.
Favorevole il giudizio del capogruppo dei Comunisti Indipendenti, Moreno Zazzeri. 'Un bilancio - ha sottolineato Zazzeri - che tiene conto della difficile realtà del nostro distretto. Gran parte delle tariffe sonorimaste invariate e altre sono riviste con lievi ritocchi sotto la soglia dell'inflazione. Questa è la risposta importante che abbiamo voluto dare alla città'.
Complessivamente negativo è, invece, il giudizio del capogruppo di Forza Italia, Goffredo Borchi. 'All'interno del bilancio non si trovano iniziative di particolare rilievo per poter dare un aiuto concreto alle tante famiglie in grave difficoltà a seguito della crisi economica che ha colpito il nostro distretto industriale. Nessuna iniziativa di rilievo per rilanciare il centro storico e nemmeno per recuperare le zone più degradate della città. E' evidente che, a seguito della decisione del P.D., di fare fuori il sindaco Romagnoli, questa giunta non ha più nè la voglia nè l'entusiasmo necessari per affrontare i gravi problemi della città.'
Critico anche il gruppo consiliare di Alleanza nazionale: «Il bilancio di previsione è fermo, statico, in un momento in cui invece la città chiede nuovi stimoli, innovazione e nuova progettualità - ha detto Gianluca Banchelli - E' pretenzioso poi che la giunta punti il dito contro il ritardo dei trasferimenti statali, dato che sono da attribuirsi anche al Governo Prodi, così come sul mancato gettito dell'Ici sulla prima casa, già decurtato dal Governo di centrosinistra e quindi incidente in bassa misura sulle entrate di bilancio».
I capigruppo di Rifondazione comunista e dei Verdi, Leonardo Becheri e Tommaso Rindi, hanno presentato una mozione in cui hanno chiesto alla giunta comunale di mettere in campo entro la fine della legislatura 'un piano di calmierazione degli effetti della crisi per i soggetti più deboli'. In particolare hanno chiesto interventi di protezione sociale indirizzati a famiglie, giovani e anziani in difficoltà (con un detrminato valore Isee): dilazione delle rate per chi ha un mutuo prima casa, contributi per tasse, libri e trasporti agli studenti universitari, pagamento delle utenze domestiche agli anziani, incentivi in conto interesse sui conti bancari a favore del commercio a minuto in sede fissa e dell'artiginato di servizio per l'acquisto di beni strumentali.
Il voto sulla mozione ha registrato 24 sì (Pd, Idv, Verdi, Comunisti indipendenti), 5 no (Fi e An) e 1 astenuto (il presidente del consiglio Daniele Mannocci).
1295/08
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