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Comune di Prato

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30/12/2008 11:43
Cultura La presentazione del libro il 7 gennaio al Museo del Tessuto

'Tutti i colori del calcio' chiude Superhuman Perfomance

Qual è l'origine dei colori delle maglie delle squadre di calcio? La spiegano gli autori Salvi e Savorelli
Perché la maglia della Juventus è bianconera, quella del Chelsea azzurra, quella del Real Madrid bianca, quella del Barcellona blu-granata, quella del Milan rossonera e quella della Fiorentina viola? Per rispondere a queste e ad altre curiosità sarà presentato mercoledì 7 gennaio alle 17,30 al Museo del Tessuto (via S. Chiara, 24) il libro 'Tutti i colori del calcio. Storia e araldica di una magnifica ossessione', di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli, edito da Le Lettere. Oltre agli autori interverranno l'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni, Duccio Balestracci dell'Università di Siena, l'imprenditore tessile Vieri Favini e il giornalista Tommaso Loreto. Con quest'iniziativa proposta dall’assessorato alla Cultura del Comune e dal Museo del tessuto si conclude anche la mostra “Superhuman Performance” che il museo ha dedicato appunto alla evoluzione del tessuto per lo sport. 'Tutti i colori del calcio' spiega che l’origine dei rituali del calcio sta nelle forme del gioco collettivo medievale, dal torneo cavalleresco ai giochi popolari “di piazza”, dai quali deriva la sua caratteristica di “spettacolo a colori”. Nella Firenze del Rinascimento le partite di calcio si giocavano con divise complete di calze e pennacchi, fatte di materiali costosi, come taffetà e raso, e colorate «oro e turchino», «incarnato e bianco», «giallo e rosso». A Prato, nel 1717, si giocò una partita durante il carnevale: le due squadre indossavano divise l’una rossa e l’altra gialla, ossia i due colori dello stemma cittadino. Attraverso queste pratiche ludiche, la sopravveste del cavaliere schierato in battaglia divenne nell’Ottocento la “maglia” del giocatore di calcio e in generale nell’abbigliamento sportivo, che oggi fa moda e tendenza. Il volume, attraverso una storia del calcio come gioco e istituzione, che è insieme una storia sociologica dei club più famosi, traccia una mappa dei “colori del calcio”, analizzando i colori sociali, le maglie e i simboli di centinaia di squadre europee, italiane e sudamericane e rintracciandone la diversa origine e significato. La sede propria dei colori sociali di un club di calcio è la casacca: in origine di lana, poi confezionata in tessuti sintetici, più funzionali e dalle tinte lucide e accattivanti. La casacca è divenuta un elemento identitario così decisivo nel calcio, che i luoghi comuni dell’“attaccamento alla maglia” e ai “colori sociali” sono sinonimi. La funzione identitaria della casacca e dei suoi colori genera affezione, moda, costume: milioni di persone nel mondo acquistano e indossano maglie di club famosi e le indossano quotidianamente, al punto che il calcio, per la sua diffusione planetaria è oggi un codice cromatico universalmente riconoscibile, nonostante gli adattamenti dovuti alle varianti studiate da stilisti e sponsor.

cb

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