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Comune di Prato

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29/01/2009 15:21
Consiglio Comunale La presa di posizione del capogruppo Pd Luca Roti

«Non c'è bisogno di misure speciali per la qualità del commercio»

«La qualità degli esercizi commerciali non può essere misurata con criteri etnici, introducendo elementi discriminatori». Interviene così il capogruppo democratico Luca Roti sul dibattito in corso, anche a seguito delle misure adotatte dal Comune di Lucca. «Non c'è davvero bisogno di misure draconiane - prosegue Roti - per elevare gli standard qualitativi degli esercizi nel centro storico. Il Comune di Prato lo ha fatto. Il Consiglio Comunale, di recente e all'unanimità, ha approvato un nuovo regolamento, già entrato in vigore, per l'apertura di bar, ristoranti, tavole calde, pizzerie, insomma tutto ciò che riguarda la somministrazione di alimenti e bevande. Col nuovo regolamento si passa da un sistema di contingentamento numerico degli esercizi ad un sistema che premia la qualità. In pratica si inseriscono una serie di requisiti - urbanistici, strutturali, di gestione e relativi ai titolari delle gestioni - che definiscono uno standard minimo, a cui ogni esercizio deve attenersi nel tempo. Il Comune di Prato ha offerto una risposta ad un'esigenza molto sentita. E senza odiose discriminazioni. Perchè un conto è contrastare il degrado, far valere le regole di convivenza, valorizzare il commercio e il centro storico, un conto è inserire barriere etniche, per cui si impedisce ad uno straniero, anche quando rispetta standard qualitativi commerciali e nella gestione, di svolgere la propria attività. Questo è francamente inaccettabile».
81/09

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