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Comune di Prato

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29/01/2009 16:35
Urbanistica Un campione di 150 persone “simulerà” la città in assemblea

“Town meeting” per deliberare il Piano strutturale

E' la tecnica scelta dal Comune nell'ambito dei cosiddetti “percorsi partecipativi”
Si chiama “town meeting”, un'assemblea in cui la città si raccoglie, una delle possibili tecniche, sperimentate anche in Toscana, per saggiare il polso dei cittadini, le loro idee, i loro suggerimenti e anche le loro critiche, sulle scelte che un'istituzione pubblica compie e che fanno parte dei cosiddetti “percorsi partecipativi”. Il “town meeting” pratese si svolgerà il prossimo 28 marzo e discuterà del Piano strutturale, o per meglio dire di quella parte del piano che si chiama “statuto del territorio” e che dovrebbe contenere le regole fondamentali, i principi cui ancorare le future trasformazioni fisiche della città. Stamani l'ipotesi, ideata dal Comune, accolta dalla Regione e realizzata da IDEAI, la società scelta dopo una selezione pubblica per gestire l'operazione, è stata presentata dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo alla prima riunione del “comitato di garanzia”, convocato per valutare la correttezza delle regole del futuro “town meeting” (rappresentatività del campione e criteri di composizione, materiale informativo scelto, percorsi di informazione), costituito da sigle associative e delle cattegorie economiche e sociali, da membri del Consiglio comunale di maggioranza (Tommaso Rindi e ovviamente l'assessore Ciuoffo) e di opposizione (Gianni Cenni e Leonardo Becheri), nonchè da personalità del mondo della cultura cittadina: lo scrittore Edoardo Nesi e il professor Maurizio Fioravanti. Il “town meeting” ha spiegato Ciuoffo «si aggiunge al percorso partecipativo fatto e non è sostitutivo di nessuna altra forma di partecipazione o di discussione pubblica, nè tantomeno della responsabilità politica e della volontà del Consiglio comunale. Di sicuro però i risultati del “town meeting” faranno parte della proposta di Piano strutturale. Senza quelle indicazioni il Piano strutturale non potrà essere chiuso». Sì perchè il “town meeting” avrà le caratteristiche di una assemblea deliberativa, composta da un campione di 150 persone stratificato e rappresentativo della realtà sociale pratese, scelto per età, quartiere di residenza e genere in un target di 600 cittadini, antecedentemente selezionati. Ma prima dell'appuntamento del 28 marzo dovranno essere forniti elementi di conoscenza a tutti e a coloro che saranno chiamati ad avanzare suggerimenti, proposte o critiche in “rappresentanza” della città: una mostra/convegno all'urban center di Palazzo Pacchiani (ex Marconi), dove l'Ufficio Piano presenterà il lavoro fin qui eseguito e i materiali prodotti; una guida inviata a tutte le famiglie (75 mila copie) per spiegare il Piano strutturale e gli argomenti che saranno oggetto dell'“assemblea deliberativa”. E proprio sui criteri di scelta del campione e su quali domande verterà il “town meeting” che si è sviluppato il dibattito nel comitato di garanzia, che tornerà a riunirsi anche perchè ha chiesto di inserire altri criteri addizionali per la composizione del campione “assembleare”, nonostante l'avvertenza, vidimata dall'Ufficio statistica del Comune, che età, genere e quartiere di residenza, declinati su 150 persone, restituiscono la “fotografia” della società pratese. Quanto all'assenza, nella riunione odierna, del rappresentate dei comitati cittadini, pur invitati, l'assessore è stato chiaro: «Ci interrogheremo su questa non giustificata presenza, se dovesse permanere. Anche perchè ci sono altri soggetti che desiderano svolgere questa funzione di “garanti”». In ogni caso la riunione si è conclusa con la decisione di allargare il “comitato dei garanti”, tentando di recuperare anche gli assenti.
83/09

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