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Comune di Prato

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02/02/2009 17:22
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Nuova legge per elezione Parlamento Europeo, mozione di Taiti

Una mozione per respingere la nuova legge per l'elezione della rappresentanza italiana nel parlamento europeo è stata presentata da Massimo Taiti, capogruppo dell'omonima lista in consiglio comunale. La mozione di Taiti chiede che il consiglio comunale faccia appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè, nella sua qualità di garante della Costituzione e delle garanzie democratiche fissate dalla Carta, operi per scongiurare la riduzione ulteriore degli spazi di democrazia in Italia. Nella premessa Taiti rileva che la nuova legge 'contrasta non tanto con le pur legittime aspirazioni di esistenza di partiti politici che vivono di tradizioni storiche e di progetti politici di interesse nazionale, ma con i diritti di democrazia sanciti dalla Carta costituzionale'. 'Cambiare la legge elettorale e le norme di accesso al Parlamento europeo - si legge ancora nella mozione - rappresenta un grave attentato alla democrazia'. La mozione di Taiti aggiunge, inoltre, che ciò 'avviene non alla luce di una esigenza di maggior equilibrio democratico e di minor frammentazione politica al Parlamento di Strasburgo, ma come esigenza dei due partiti maggiori del nostro paese ... 'La responsabilità maggiore cade sul Pd e sul suo segretario Veltroni che tenta, con lo sbarramento elettorale al 4%, di frenare la sua caduta libera di consensi registrata in tutti i sondaggi'. Testo integrale della mozione. Premesso che: 1)Il Parlamento si appresta ad approvare una nuova legge per le elezioni europee che contrasta non tanto con le pur legittime aspirazioni di esistenza di partiti politici che vivono di tradizioni storiche e di progetti politici di interesse nazionale, ma con i diritti di democrazia sanciti dalla Carta costituzionale. Cambiare la legge elettorale e le norme di accesso al Parlamento europeo mentre è già da tempo in corso la preparazione delle liste e in qualche caso, dopo aver definito le stesse, anche la raccolta delle firme, caso unico in tutta Europa, rappresenta un grave attentato alla democrazia. 2)Questo avviene non alla luce di una esigenza di maggior equilibrio democratico e di minor frammentazione politica al Parlamento di Strasburgo, che peraltro non deve eleggere alcun governo, ma come esigenza dei due partiti maggiori del nostro paese che vogliono costruire un sistema fondato sulla loro assoluta supremazia forzando l’interpretazione delle norme come è avvenuto ad aprile, o cambiando improvvisamente, come sta avvenendo oggi, la legge elettorale europea. La responsabilità maggiore cade sul Pd e sul suo segretario Veltroni che tenta, con lo sbarramento elettorale al 4%, di frenare la sua caduta libera di consensi registrata in tutti i sondaggi. Questo cambiamento di legge avviene nel contesto di un grande baratto tra Pd e Pdl che investe anche altri atteggiamenti parlamentari e spartizioni di potere. 3)Si consolida così quel regime antidemocratico fondato sul falso bipartitismo all’italiana che tenta di spartirsi il finanziamento pubblico con denari degli italiani che non risparmieranno un euro, mentre i protagonisti sono forze politiche oligarchiche, con vertici non eletti democraticamente attraverso congressi e senza vita democratica al loro interno, che si pongono in netto contrasto con i principi stabiliti dall’articolo 49 della Costituzione. Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale: invita le forze politiche democratiche rappresentate nel Parlamento italiano a respingere la nuova legge per l'elezione della rappresentanza italiana nel Parlamento Europeo si appella al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè, nella sua qualità di garante della Costituzione e delle garanzie democratiche fissate dalla Carta, operi per scongiurare la riduzione ulteriore degli spazi di democrazia in Italia. Prato 30.01.2009
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