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Comune di Prato

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11/02/2009 15:59
Urbanistica La commissione urbanistica licenzia il piano di recupero

Piazza e verde e meno volumi, cambia via dell'Abbaco

Un'area complessiva di 13 mila metri quadrati, fra via Cavour, via dell'Abbaco e via Petrarca, contrassegnata dal classico panorama pratese fatto di stanzoni artigiani, proprietà dei terreni e dei fabbricati molto frammentata ed un solo piano di recupero, che mette insieme due progetti distinti per dare vita ad una proposta unitaria di riqualificazione urbanistica alle porte del centro storico, con una fetta consistente di spazi pubblici (piazza, parcheggi, verde), che è poi è la cosa che sta più a cuore al Comune e all'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo: «Il nostro obiettivo è realizzare e recuperare parti urbane, privilegiando luoghi di disponibilità collettiva». La commissione consiliare “Territorio e ambiente” ha dato il proprio via libera, per consegnarlo all'apprezzamento definitivo del Consiglio comunale, ad un'ipotesi di “piano di recupero”, in origine composto da due distinti progetti, firmati dagli architetti Paolo Bartolini e Luigi Scrima, che si muovevano dentro i parametri del vigente piano regolatore, tralasciando però di creare spazi pubblici, per i quali forse sarebbe arrivato un secondo tempo, magari tutto a spese della pubblica amministrazione. Per questo motivo, prima ancora che tutte le carte arrivassero sul tavolo della commissione “Territorio e ambiente”, gli uffici urbanistici hanno pensato bene di proporre la definizione di una proposta unitaria alle parti private interessate, «anche perchè questo è il miglior modo di fare urbanistica». Risultato: volumetrie costruttive notevolmente ridotte rispetto alle previsioni attuali del prg, da 50 mila metri cubi a 30 mila metri («una riduzione del 40%» chiosa Ciuoffo), corridoi di comunicazione fra le varie parti che comporranno l'intervento e nuova architettura, perchè si procederà, come da modifiche recenti del regolamento urbanistico, col sistema della demolizione (i vecchi stanzoni artigiani) e ricostruzione. Nel comparto più spostato verso via Cavour, nell'area artigianale retrostante gli edifici prossimi alla via, che resteranno in piedi, sorgeranno abitazioni (una settantina di appartamenti circa) e un po' di uffici per 16,6 mila metri cubi (una secca diminuzione rispetto al consentito di 30 mila metri cubi). Nella parte centrale, quella compresa fra via dell'Abbaco e via Petrarca, sorgeranno i luoghi pubblici: una piazza che occuperà una superficie di 2,4 mila metri quadrati, un'area di sosta per 46 posti auto di 2 mila mq, giardini per altri 2 mila metri quadri. Nella parte rimanente, a chiusura del piano di recupero, un altro edificio per circa 4,2 mila metri cubi (netto il calo rispetto ai 9 mila mc permessi), destinato prevalentemente a commerciale e ad attività terziarie. E qui scatterà un'altra novità dell'operazione: perchè nei fatti sarà trasferito una sorta di diritto edificatorio, con l'acquisizione e demolizione di edifici nei pressi della ex Campolmi e lo spostamento delle relative volumetrie in via dell'Abbaco. La conseguenza: l'ampliamento della piazza, già ora prevista fra l'ingresso della nuova sede della biblioteca comunale Lazzerini e le mura, causa scomparsa degli addossati alle mura medesime. «Un intervento - chiude Ciuoffo - di nuovo tipo, soprattutto teso a creare nuovi spazi pubblici, realizzati in concomitanza con gli interventi privati. E' anche questo un aspetto da valutare positivamente».
120/09

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