13/02/2009 13:20
Consiglio Comunale
L'assessore all'Urbanistica Ciuoffo risponde a Cenni (An)
«La strada è necessaria, ma studiamo alternative per i modi»
Spiragli di apertura per risolvere la questione dell'esproprio della gioelleria Paci per il collegamento Tangenziale-via Tobbianese
«Quella strada è necessaria, ma si possono trovare soluzioni alternative». L'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo ieri in Consiglio comunale ha espresso apertura per risolvere la questione dell'esproprio della gioielleria Paci di via Traversa pistoiese a Tobbiana, in prossimità della Multisala, che ha presentato un esposto in Procura contro la procedura adottata per la realizzazione del collegamento stradale tra la Tangenziale e via Tobbianese, completamento della pianificazione urbanistica dell'area e della viabilità verso il casello autostradale A11 di Prato ovest. La vicenda è stata al centro dell'interrogazione presentata dal capogruppo di An verso il Pdl Gianni Cenni. Il consigliere ha chiesto se la viabilità originariamente prevista nella zona era diversa e se è stata modificata, se ci sono state sollecitazioni in questo senso da parte dell'ex Oasis, proprietaria dell'area Multisala, e se ci sono soluzioni alternative per evitare l'esproprio e la chiusura della gioelleria Paci. «Come Amministrazione comunale abbiamo la responsabilità di attuare le strategie di governo del territorio che rispondono alle necessità della città e quel tratto di viabilità in derivazione dalla Tangenziale è necessario - ha risposto Ciuoffo - Ma è anche vero che si possano studiare delle alternative: non all'opera, ma forse al modo di concepirla e forse all'esproprio, dato che il Comune dispone di altri strumenti». In risposta agli altri quesiti, l'assessore ha chiarito che il collegamento stradale era già previsto nel piano originario dell'intervento e che i lievi scostamenti e le correzioni sono stati apportati dagli uffici comunali appunto per contenere l'area espropriata alla famiglia Paci.
Non si è dichiarato soddisfatto dell'esito Gianni Cenni: «Nonostante lo spiraglio d'apertura dell'assessore, che comunque accolgo con favore, le risposte non mi convincono - ha detto nella sua replica - Perchè vi sarebbe la possibilità di realizzare una viabilutà alternativa passando in parte da terreni già di proprietà del Comune, quindi con monori costi per l'ente e minor sacrificio per i privati. Trovo poi contraddittorio ritenere essenziale una strada che sarà realizzata dopo l'apertura del centro commerciale, quindi non funzionale per la sua agibilità, e trovo ingiusticata la sua classificazione di 'scorrimento', essendo un tratto di 800 metri che si interrompe al cimitero e con una rotatoria nel mezzo».
cb
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