18/02/2009 16:21
Economia
L'appello accorato dei terzisti alla Regione
«Dateci una mano con le banche»
«Il credito, il problema più immediato è questo: avere un po' di respiro per qualche mese». E' un vero grido di dolore quello che una ristretta delegazione di artigiani terzisti “autoconvocati” (tre persone) pronuncia, nel pomeriggio di ieri martedì 17 febbraio, in Palazzo comunale nell'ufficio del sindaco davanti a qualificati interlocutori: il vescovo monsignor Gastone Simoni, il sindaco Marco Romagnoli, il vice presidente della Regione Federico Gelli, la consigliere regionale Ambra Giorgi.
Incontro organizzato propio per l'annunciata presenza del vice presidente Gelli, a Prato ieri e in Palazzo comunale, per presentare il suo libro «La legge e il sorriso», con la volontà espressa di far sentire la voce di Prato, di chi vive sulla propria pelle il difficile momento della città: «Non vogliamo fondare - hanno detto gli artigiani presenti - una nuova associazione. Stiamo dentro le associazioni, anche se abbiamo mosso critiche, perchè hanno fatto poco. La questione maggiore è il credito: sospendere per sei mesi/un anno i pagamenti di fidi, mutui, leasing. Questo darebbe un po' di tregua ai terzisti. Per questo chiediamo alle istituzioni di intervenire presso gli istituti di credito».
Gelli ha spiegato il pacchetto di misure messe a punto dalla Regione, fra cui anche un'intesa con gli istituti di credito, per venire incontro alle imprese in crisi. Nonchè si è dichiarato disponibile a reincontrare le associazioni artigiane pratesi e i terzisti, per verificare altre cose da fara.
Stessa disponibilità è stata espressa dagli altri presenti, «per una comune iniziativa a sostegno del settore tessile e del settore artigiano».
E un appello accorato e sentito è stato avanzato dai terzisti anche per quanto riguarda l'etica: «Vi sono atteggiamenti che mettono in crisi i terzisti, comprese commesse non riscosse o pagamenti ritardati ad arte. Anche queste cose dovrebbero finire».
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