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Comune di Prato

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06/03/2009 11:23
Cultura Domani 6 marzo ore 17.30 nella sede di Confartigianato

Le opere di Guarnieri in doppia mostra

Mazzoni: 'La leggerezza come cifra del reale è il tratto distintivo di questo artista'
Domani, 7 marzo, alle 17,30, nella sede di Confartigianato Imprese Prato (viale Montegrappa 138) sarà inaugura la mostra di Riccardo Guarnieri da titolo 'Il campo delle trasparenze'promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune e da Confartigianato Prato. Le opere dell'artista saranno esposte in contemporanea anche nelle Antiche Stanze di S. Caterina (via Dolce de'Mazzamuti) dove l'inaugurazione è fissata per questo pomeriggio (6 marzo) alle 17. 'Se c’è un artista che riesce a dare il senso di come la leggerezza sia la cifra del reale, la dimensione di fondo di quel che ci circonda, ebbene quel maestro - ha scritto Andrea Mazzoni, assessore alla Cultura, nell'introduzione al catalogo - è sicuramente Riccardo Guarneri che delle leggerezze e delle trasparenze ha fatto da molti decenni il suo tratto distintivo'. 'Come assessorato alla Cultura - scrive ancora Mazzoni - siamo lieti di poter dedicare la mostra ospitata presso le Antiche Stanze di Santa Caterina, correlata a quella allestita nella sede di Confartigianato Prato: il tutto nel segno di una collaborazione, in questi anni particolarmente frequente e proficua, fra l’ente pubblico e una delle associazioni di categoria più radicate nel territorio pratese'. Testo integrale di Andrea Mazzoni Se c’è un artista che riesce a dare il senso di come la leggerezza sia la cifra del reale, la dimensione di fondo di quel che ci circonda; se c’è un pittore capace addirittura di utilizzare l’imponderabilità assoluta della luce come struttura, ebbene quel maestro è sicuramente Riccardo Guarneri che delle leggerezze e delle trasparenze ha fatto da molti decenni il suo tratto distintivo, il suo campo di ricerca stilistica in divenire e per ciò sempre mutevole al di là del fatto che le apparenze sembrino ridurre al minimo il passaggio da un’ispirazione e da una realizzazione all’altra. Quello di Guarneri è un gioco di evanescenze, di vibrazioni luminose, di forme mobili e di segni rarefatti che raccontano di una tensione verso l’assoluto sostenuta dalla volontà di comunicare l’incomunicabile, di rendere visibile l’invisibile, di contemplare l’incontemplabile, di dare consistenza all’inconsistente, presenza all’assenza in un intreccio – solo apparentemente fragile – di velami e disvelamenti. Lame impalpabili di luce cantano (e decantano) una diafana ed elegantissima poetica del rarefatto (che non esclude – anzi – un capillare e quasi impercettibile infittirsi del segno), imponendosi l’autore una sorta di milizia artistica a servizio permanente effettivo nel presidiare la soglia di confine con il colore. Qui è il limes, il Vallo di Adriano da cui controllare e se del caso impedire l’irruzione tracotante del “troppo” di colore sulla tela, a danno dell’impalpabilità del segno di luce. E però, per fortuna, al contrario di quel che accade al capitano Drogo nel “Deserto dei Tartari” di Buzzati, la tensione nei confronti del possibile attacco di sfondamento resta sempre e comunque ben vigile, non si lascia sfiancare da qualche avvistamento ingannevole o dalla lunga attesa, non perde in certezza del proprio ruolo. Così l’alfabeto di monocromatismi e di geometrie che si distende nelle produzioni di Guarneri – a costruire tessiture di luce – si fa microcosmo consapevole, territorio dell’anima (e dello sguardo) contenente l’essenzialità e la purezza di sintesi di un iter creativo diventato quasi concetto e comunque originale ed identificabilissima concezione espressiva. A questo affermato maestro che ha indagato con perizia ed estro il mistero del corpo trasparente della luce siamo davvero lieti, come Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, di poter dedicare la mostra ospitata presso le Antiche Stanze di Santa Caterina, correlata a quella allestita nella sede di Confartigianato Prato: il tutto nel segno di una collaborazione – in questi anni particolarmente frequente e proficua - fra l’ente pubblico e una delle associazioni di categoria più radicate nel territorio pratese.
200/09

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