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Comune di Prato

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10/03/2009 12:38
Consiglio Comunale L'interrogazione sarà discussa nel prossimo Consiglio

Taiti interviene per la tutela dei tradizionali muri a secco

Alcuni tratti a Filettole sono crollati e sono stati sostituiti con muri in cemento armato
Massimo Taiti della lista civica Taiti per Prato ha presentato un'interrogazione per la tutela dei tipici muri a secco in pietra che delimitano gli spazi rurali: diverse segnalazioni di cittadini avvertono che lungo la salita dei Cappuccini molti tratti di muro sono a rischio distruzione per degrado naturale e per atti di vandalismo. Particolarmente grave, come indica il consigliere, sarebbe la situazione davanti al cimitero di Filettole, in cui una parte di muro a secco è stata sostituita con un muraglione in cemento armato e un'altra è crollata nelle scorse settimane. Per questo Taiti chiede all'amministrazione comunale che vengano adottate iniziative utili a salvaguardare i tradizionali muri a secco, che dove possibile il Comune intervenga per il ripristino dei tratti più importanti di muro a secco e se sia possibile proporre ai privati proprietari dei terreni aiuti ed incentivi da destinare alla manutenzione. Ecco il testo integrale dell'interrogazione. Premesso che: il tradizionale paesaggio della campagna e della collina pratese è, da sempre, caratterizzato dai tipici muri a secco in pietra; Il muro a secco è stato il primo esempio di manufatto umano ed è presente in tutte le culture del Mediterraneo e dell'intero pianeta. Rappresenta infatti il primo tentativo di modificare l'ambiente per ricavarne un uso utile all'uomo, sia per costruire un riparo che per delimitare un luogo. È presente nelle costruzioni religiose, come nel caso degli altari costruiti dai patriarchi ebrei come anche nei nuraghes della Sardegna. Gli etruschi, i greci e poi i romani costruivano muri a secco, sia perché erano più economici sia perché più facili da realizzare. Nelle nostre terre di Toscana, così come in tante altre regioni, la pratica del muro a secco è stata utilizzata dall'uomo specialmente per ricavare terra coltivabile sulle dolci colline che caratterizzano il nostro paesaggio e per delimitare le proprietà agrarie; il muro a secco pratese, costruito quasi sempre in eleganti conci di alberese locale dal colore cenerino caldo e brillante, è diffuso in ogni angolo di paesaggio agreste del nostro territorio; erano centinaia e centinaia di chilometri di muri risultato di cure e fatiche millenarie che contadini e coltivatori di vigne ed oliveti dedicavano alla opportuna difesa dei loro appezzamenti; con l'abbandono delle campagne, l'urbanizzazione delle zone collinari, la parcellizzazione delle proprietà fondiarie, i muri a secco secolari custodi del nostro paesaggio hanno cominciato a scomparire per far spazio ad abitazioni, strade, infrastrutture ecc. oppure sono stati lentamente degradati ed infine distrutti dall'azione della natura (pioggia, vento, gelo ecc.) in assenza totale di qualsiasi attività di manutenzione; appare dunque di notevole importanza salvaguardare questi esempi di lavoro dell'uomo e di architettura spontanea specialmente quando queste costruzioni caratterizzano ancora luoghi di bellezza straordinaria; diversi cittadini hanno segnalato che lungo la via che dalla Villa del Palco porta, in splendida cornice panoramica sulla città, alla salita dei Cappuccini, ad esempio, sono molti i tratti di muro che delimitano la carreggiata a rischio di definitiva distruzione per il degrado naturale ovvero per il vandalismo di alcuni dissennati concittadini; specialmente a rischio appare il tratto che è proprio davanti al piccolo cimitero rurale di Filettole. Una parte di muro a secco è stato sostituito da un improprio muraglione di cemento armato. Un altro importante brano di muro è crollato nelle scorse settimane; Tutto ciò premesso chiede di conoscere: 1.. Se non ritenga utile per l'interesse della comunità pratese predisporre ogni iniziativa utile a salvaguardare i tradizionali muri a secco; 2.. Se non ritenga utile disporre, ove vi sia propria competenza, l'intervento immediato dell'amministrazione per il ripristino dei tratti più importanti dei muri a secco cittadini; 3.. Se non ritenga utile proporre agli stessi privati che ne siano proprietari aiuti ed incentivi da destinare alla manutenzione ed ove occorra al ripristino dei muri a secco.

cb

211/09

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