12/03/2009 14:12
Sicurezza
Presentata in Comune la campagna di informazione
Consigli dai Carabinieri contro furti e truffe
“Possiamo aiutarvi” è il titolo della campagna informativa “per prevenire furti e truffe“ promossa dal Comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri e sostenuta dal Comune di Prato, che ha stampato i 5000 depliant illustrativi pieni di utili “consigli e suggerimenti”.
Il via ufficiale stamani, in Palazzo comunale, con la presentazione da parte del sindaco Marco Romagnoli e del tenente colonello Emilio Mazza, comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Prato, accompagnato dal capitano Giansaverio Alfieri, comandante della Compagnia di Prato, e dai marescialli Pasquale Vincolo e Nicola Cherchia rispettivamente comandanti delle stazioni di Prato ed Iolo.
«Il Comune - ha esordito il sindaco - svolge una funzione di supporto a questa iniziativa dell'Arma, di per sè importante perchè punta a sensibilizzare contro alcune insidie che si celano nella vita quotidiana».
E in effetti questo è lo scopo dell'iniziativa, rivolta principalmente verso anziani o persone sole, così come l'ha riassunto il tenente colonello Mazza: «L'appoggio dell'Amministrazione comunale è un veicolo importante. L'Arma, con questa campagna, prosegue nella prevenzione, che è poi la nostra attività principale contro gli illeciti. Attività che svolgiamo giornalmente con le nostre pattuglie sul territorio, con la figura del “carabiniere di quartiere”, con le nostre stazioni. Cerchiamo di stabilire un contatto continuo e diretto coi cittadini, anche tramite consigli, come in questa campagna di informazione, che a prima vista possono sembrare banali ma che in realtà attengono a situazioni frequenti che richiedono l'adozione di alcune precauzioni. La nostra esperienza ci porta a dire che molto spesso questo tipo di reati sono compiuti in modo non violento, anzi si usano modi gentili per carpire la buona fede delle vittime».
Il formulario di consigli parte proprio «dall'esperienza compiuta dai Carabinieri» e mira a mettere sull'avviso i cittadini rispetto ad una tipologia di reati, furti e truffe apppunto, che molto spesso si compiono all'uscio delle abitazioni ai danni di anziani, di persone che vivono sole o risiedono in zone periferiche ed isolate. Pochi ma significativi suggerimenti: non aprire a sconosciuti ed evitare di farli entrare in casa; non mandare i bambini ad aprire la porta; controllare, prima di aprire la porta, attraverso lo spioncino o con la catenella attaccata; chiedere, nelle consegne, di lasciare sullo zerbino pacchi o altri oggetti e le lettere nella cassetta della posta. Comunque accertarsi sempre dell'identità di uno sconosciuto che suona al campanello dell'abitazione. Se poi i sospetti permangono, i Carabinieri invitano a telefonare all'Ente per cui lo sconosciuto dice di lavorare, magari tenendo a disposizione un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità, perchè non vanno accettati numeri di telefono forniti da ignoti. Da evitare anche la consegna di soldi a sconosciuti, che dichiarano di essere funzionari di Enti pubblici o privati. Qualora, malgrado tutto, si faccia entrare qualcuno nella propria abitazione è importante “non perdere la calma”, al contrario deve essere invitato ad uscire dirigendosi “con decisione verso la porta”. In generale, spiega l'Arma nel depliant illustrato con disegni esemplificativi, per tutelarsi dalle truffe occorre: a) diffidare sempre dagli acquisti molto convenienti; b) non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti, presentati come pezzi d'arte e d'antiquariato, se non certi della loro provenienza; c) non accettare in pagamento assegni da persone sconosciute; d) non firmare niente che non sia chiaro e chiedere sempre consiglio a persone di fiducia più esperte.
Fin qui il vademecum contro truffe e furti elaborato dal Comando provinciale. La distribuzione inizierà da subito, tramite i canali dell'Arma e tramite le Circoscrizioni comunali. «In particolare - specifica il tenente colonello Mazza - la comunicazione sarà rivolta verso le zone più isolate, che attraggono maggiormente questo tipo di illeciti».
221/09
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