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Comune di Prato

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17/03/2009 12:53
Scuola Per il 4° anno consecutivo in testa all'indagine di Legambiente

Prato al 1° posto in Italia per Ecosistema scuole 2009

Ottimi punteggi ottenuti per edifici nuovi, pannelli solari e mensa bio.
Investimenti in nuove scuole ed ampliamenti per oltre 11 milioni di euro in quest'anno scolastico, impianti fotovoltaici su 28 istituti e mensa biologica e con prodotti locali: sono questi i fattori vincenti che hanno permesso a Prato, per il quarto anno consecutivo, di riconfermarsi il comune italiano con le scuole migliori per sicurezza degli edifici e qualità dei servizi offerti agli studenti. Ecosistema scuola 2009, l'indagine annuale di Legambiente sull'edilizia e i servizi scolastici, piazza il capoluogo tessile al primo posto in Italia, seguito da Biella, Terni, Lecce, Forlì, Livorno, Parma e Firenze: «Da anni l'Amministrazione comunale è impegnata con propri progetti e risorse per avere ambienti scolastici sicuri e una scuola adeguata al trend di crescita della città - commenta con soddisfazione il sindaco Marco Romagnoli - Avere edifici adeguati è importante infatti anche in termini sociali ed educativi e significa investire sul futuro. Il primo posto in Ecosistema scuole riconosce gli sforzi compiuti in questi anni dal Comune e ci conferma che stiamo seguendo la giusta direzione». Il rapporto, l'unico realizzato sullo stato delle scuole italiane in assenza dei dati dell'Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica, ha preso in esame 95 comuni, competenti per elementari e medie, e 62 province, competenti per gli istituti superiori, sulla base di parametri di qualità ed età delle strutture, buone pratiche ambientali (come raccolta differenziata, mense biologiche, spazi verdi e utilizzo di fonti di energia rinnovabile), servizi e possibili fattori di rischio. Prato ha ottenuto ottimi punteggi in tutti i criteri: gli edifici sono infatti per lo più di recente costruzione, molti sono stati appena realizzati e sono dotati di certificazioni di sicurezza e antincendio (neanche la metà delle scuole italiane ne è provvista). Solo per l'anno scolastico in corso l'assessorato all'Edilizia scolastica, guidato da Gerardina Cardillo, ha realizzato ampliamenti e nuovi edifici per 6 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 5.194.630 euro per i progetti della scuola elementare di Paperino, della seconda tranche della materna di Mezzana e della nuova scuola media di Maliseti. La raccolta differenziata dei rifiuti viene praticata ed insegnata da anni e come è noto è molto ampio l'utilizzo di pannelli solari al posto dell'energia elettrica e di tecniche di costruzione di bioarchitettura con materiali naturali e termoisolanti. Gli impianti fotovoltaici sono presenti su 28 scuole, con una spesa per il Comune di 4.200.000 euro. Un investimento, promosso e realizzato dagli assessori alle Opere pubbliche Enrico Giardi e Camilla Curcio all'Ambiente, che comunque si ripaga da solo grazie al taglio delle bollette di luce e riscaldamento e alla vendita alla rete dell'energia prodotta in eccesso: «La riconversione energetica è la strada da seguire per avere edifici scolastici migliori e all'avanguradia - dice Vanessa Pallucchi, responsabile di Legambiente scuola e formazione - Da questo punto di vista Prato è un ottimo esempio di invesrimento». In più Legambiente ha premiato l'attenzione agli spazi verdi e al servizio mensa, a base di prodotti tradizionali, locali e dop. Dando uno sguardo alla classifica di Legambiente, buone sono state le performance di Livorno (6a) e Firenze (8a). Il Sud rimane a fondo classifica, investendo poco in edilizia scolastica (Messina 86a, Salerno 84a e Sassari 83a), ma spicca il caso di Lecce, al 4° posto, per la messa a norma delle scuole e le certificazioni antincendio. Le grandi città sono disseminate lungo la graduatoria con Torino al 30° posto, Roma al 35° e Napoli al 51°, mentre Milano scivola al 73° e Genova addirittura al 79°. Tra le bocciate perchè non hanno fornito i dati ci sono Venezia e Bologna. (cb)

cb

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