18/03/2009 12:28
Consiglio Comunale
Richiesta del capogruppo Ci Moreno Zazzeri
Una strada o una piazza intitolata a Rosa Parks
Il capogruppo in consiglio comunale dei Comunisti Indipendenti, Moreno Zazzeri, ha presentato all'ufficio Toponomastica del Comune la richiesta di intitolare una strada o piazza pubblica a Rosa Parks, simbolo del movimento per i diritti civili statunitensi, famosa per aver rifiutato, nel 1955, di cedere il posto dell’autobus ad un bianco, dando origine al boicottaggio degli autobus di Montgomery in Alabama, morta a Detroit il 25 ottobre 2005 all’età di 92. 'Penso che la città di Prato, da sempre in prima linea contro le ingiustizie, le disuguaglianze e da sempre in difesa dei diritti umani, - ha scritto Zazzeri - debba ricordare Rosa Parks intitolandole una strada o una piazza'.
Il testo integrale della richiesta di Zazzeri all'ufficio Toponomatica
Oggetto: Richiesta intitolazione di strada o piazza pubblica a Rosa Parks
Con la presente vengo a richiederVi la possibilità di intitolare una strada o piazza pubblica a Rosa Parks, simbolo del movimento per i diritti civili statunitense, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto dell’autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus di Montgomery in Alabama, morta a Detroit il 25 ottobre 2005 all’età di 92 anni essendo nata il 4 febbraio 1913.
Il 1 dicembre 1955 Rosa Parks rientrava a lavoro, come tutte le sere, faceva la cucitrice. Siamo a Montgomery, nell’Alabama, dove vigeva, come altrove, il regime di segregazione tra neri e bianchi, in virtù del quale i neri avevano posti riservati negli autobus, nei cinema, nei ristoranti, a scuola.
Rosa salì sull’autobus per tornare a casa e si mise seduta in un posto libero, ma gli fu intimato di alzarsi perché non era un posto riservato ai neri; Rosa non si alzò, e non perché era anziana e stanca, come l’immaginario collettivo ne ha tracciato il ricordo, aveva solo 42 anni, ma era stanca, anzi stanchissima di subire l’ingiustizia continua. Vicino a lei altri tre passeggeri neri si alzarono subendo l’ennesima umiliazione quotidiana. Rosa rimase al suo posto, sfidò la legge, nonostante i ripetuti ordini dell’autista, finché non fu arrestata per violazione delle leggi segregazioniste e passò la notte in carcere, pagando anche una multa di 14 dollari. Ma il suo gesto non passò inosservato, ed un venticinquenne pastore della chiesa battista di Dexter Avenue a Montgomery, Martin Luther King, proclamò lo sciopero dei passeggeri degli autobus. Anche King fu arrestato insieme ad altre 90 persone di colore con l’accusa di aver intralciato un servizio pubblico, ma ricorrendo in appello vinse.
La protesta infatti, fu esplosiva perché la maggioranza dei pendolari che usava i mezzi pubblici erano cittadini neri (ma anche molti bianchi aderirono, molte le donne), e il boicottaggio e lo sciopero di 381 giorni misero in ginocchio le stesse compagnie degli autobus.
Da Montgomery la vicenda si diffuse a livello nazionale, fino a far dichiarare alla Corte Suprema Americana, il 13 novembre 1956, che la segregazione sugli autobus era illegale.
Tuttavia solo nel 1965 il presidente americano Johnson firmò la legge che vieta la discriminazione razziale.
Da questo gesto di Rosa ha inizio il movimento non violento per i diritti civili, guidato proprio da Martin Lother King.
Rosa Parks è morta all’età di 92 anni ma per il suo viaggio in quell’autobus di Montgomery ha pagato un prezzo che tutti dovrebbero essere in grado di pagare, il prezzo della dignità per un biglietto per un mondo più giusto.
Penso che la città di Prato, da sempre in prima linea contro le ingiustizie, le disuguaglianze e da sempre in difesa dei diritti umani, debba ricordare Rosa Parks intitolandole una strada o una piazza.
In base alla legge 23 giugno 1927 n. 1188 art. 4 sono a richiederVi di far richiesta al Ministro dell’Interno di consentire la deroga alle disposizioni di cui all’articolo 2 della suddetta legge (dieci anni dalla morte).
245/09
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