Insegne in italiano, 60 giorni alle imprese straniere

Le imprese straniere, commerciali e no, avranno 60 giorni di tempo per adeguare le loro insegne con scritte in italiano, dopo scatteranno le sanzioni amministrative da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro. Sori ha iniziato stamani una campagna di informazione a tappeto, a partire dal centro storico, dai macrolotti industriali e da via Pistoiese, dove la concentrazione di imprese straniere, soprattutto cinesi, è massima, distribuendo volantini in quattro lingue: cinese, arabo, albanese ed urdu per i pakistani. I destinatari avranno due mesi di tempo utile per regolarizzare la loro posizione, affiancando alle insegne in lingua straniera dei loro esercizi o delle loro aziende una corrispondente scritta in italiano, che dovrà però essere posta al primo posto e avere caratteri più grandi ed evidenti. Dicono in Comune: «I titolari delle imprese straniere si sono riparati dietro la scarsa informazione. Abbiamo deciso pertanto di affidare a Sori una campagna informativa, poi però non ci saranno più giustificazioni di sorta». La società che gestisce i tributi comunali avrà anche il compito, dopo i sessanta giorni concessi, di far scattare puntuali controlli, compresa la decifrazione delle scritte in lingua straniera. Sori fra l'altro comunica nei volantini in distribuzione che i suoi uffici, negli orari di apertura al pubblico, sono pronti a fornire chiarimenti e assistenza alle aziende interessate. Di sicuro l'Amministrazione comunale, e per essa Sori, è decisa a far applicare, trascorso il periodo della cammpagna informativa, le norme regolamentari che prevedono che l'uso di lingue straniere negli impianti pubblicitari sia consentito in presenza di eguali indicazioni in italiano. Unica eccezione a tale dispositivo quelle dizioni straniere ormai entrate nel liguaggio comune italiano.