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Comune di Prato

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27/03/2009 16:26
Casa In virtù della collaborazione stabilita col Comune

Affitti bassi, le coop hanno costruito quasi 200 abitazioni

Trenta alloggi assegnati alle cosiddette “categorie deboli”
«A Prato il “piano casa” c'è già». Il “piano casa” cui si è riferito il sindaco Marco Romagnoli, con evidente richiamo all'iniziativa del governo e al confronto che è seguito con le Regioni, consiste nella costruzione di 190 appartamenti, fra Vergaio e Galciana, realizzati dal Consorzio Edilcoop e dal Consorzio cooperative pratese d'abitazione, destinati all'affitto «a canone rigorosamente calmeriato - come affermato in coro dai rappresentanti delle societtà cooperative - inferiore del 25% rispetto ai canoni stabiliti dai “patti territoriali”, che sono già sotto i prezzi di mercato. Si può dire che il minor costo per gli inquilini è del 30/40 per cento». Un'operazione da 25 milioni di euro, con un contributo pubblico di appena il 30%, pari a poco più di 33 mila euro per alloggio. «Un'operazione che ci rende orgogliosi - hanno dichiarato Federico Bettarini e Franco Papini rispettivamente presidenti del Consorzio Edilcoop e del Consorzio pratese cooperative d'abitazione - non semplice per il mondo cooperativo, anche perchè abbiamo goduto di pochi contributi pubblici. Per la prima volta la cooperazione si è impegnata a cosruire alloggi per l'affitto, destinati a chi non può permettersi di pagare canoni di mercato». Un'operazione, hanno aggiunto Filippo Bettarini responsabile pratese di Confcooperative e Giuseppe Maroso responsabile della Lega cooperative, resa possibile «dalla capacità di pianificazione urbanistica dell'Amministrazione. Se queste cose a Prato si fanno, e da altre parti no, si deve proprio a questo governo del territorio». Sta di fatto, come ha sottolineato l'assessore alla Casa M. Luisa Stancari, «da questa sinergia con il mondo cooperativo è stata posta a disposizione dei cittadini una dotazione di case, quasi 200, ad affitto più contenuto. E quello che più conta è che questo intervento ha già prodotto effetti anche nel mercato privato, dove si registrano offerte più calmierate». Se l'obiettivo, come è stato detto da tutti, era riaprire «il mercato degli affitti che è asfittico e chiuso» nonchè soddisfare «le esigenze familiari di chi un affitto, ai costi attuali, non può permetterselo» questo traguardo è stato raggiunto, e non solo perchè le due cooperative, tramite le consociate L'Amicizia (Edilcoop) e Abitcoop (Consorzio pratese) hanno già iniziato ad affittare gli appartementi, ma anche perchè i programmi pubblici non finiscono qui. Stancari ha infatti annunciato che Epp (la società pubblica di edilizia popolare) sta costruendo 30 alloggi a S. Giusto e altri 24 a Montemurlo (questi ultimi con lavori in fase avanzata) sempre destinati alla locazione. La colloborazione fra Comune e mondo cooperativo non si è limitata solo agli aspetti urbanistici o ad altri elementi non secondari, sconti sugli oneri di urbanizzazione e sull'Ici - che comunque le coop essendo società devono pagare - per i prossimi anni, si è estesa anche ad un protocollo d'intesa per cui 30 dei 190 alloggi sono stati assegnati ad appartenenti alle cosiddette “categorie deboli” (anziani, famiglie monoreddito ecc.) attraverso una graduatoria scaturita da un bando pubblico. Ma i due consorzi abitativi sottolineano anche la qualità urbanistica e architettonica dell'intervento: le case occupano una superficie coperta di 20 mila metri quadri su una superficie complessiva di 60 mila metri quadri, gli altri 40 mila sono stati lasciati a piazze, spazi verdi e giardini. E ancora: «Tutte le abitazioni - hanno sentenziato i rappresentati dei due consorzi cooperativi - sono stati costruite secondo le più moderne tecniche di bioarchitettura e di risparmio energetico. Abbiamo voluto dimostrare che è possibile unire sostenibilità sociale e qualità». Gli appartamenti a canone calmierato variano da superfici utili comprese fra i 55 mq (bilocale) e i 69 mq (trilocale), muniti tutti di posto auto coperto, e alcuni, i più grandi, anche di garage, un pezzo di giardino e cantina. L'affitto oscilla fra i 388 e i 540 euro e il contratto di locazione ha una durata di 9 anni: «Anche questa è una particolarità, che configura un rapporto stabile con gli inquilini. Gli immobiliaristi privati non garantiscono tali condizioni». Per poter accedere a questi 150 alloggi (in parte già affittati) occorre avere un reddito familiare lordo che non superi i 60 mila euro e, ovviamente, non disporre di altre case in proprietà, oltre ad essere residenti nel Comune di Prato.
296/09

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