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Comune di Prato

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17/04/2009 13:31
Consiglio Comunale Sì alla variante con 21 sì (Pd) e 12 no (FI, An, Rc, Verdi)

Approvato il collegamento Tangenziale-via Tobbianese

Lungo e acceso dibattito sull'esproprio Paci e sulla multisala
Al termine di un lungo ed acceso dibattito è stata definitivamente approvata ieri dal Consiglio comunale la variante al Regolamento urbanistico per la realizzazione della strada di collegamento tra la Tangenziale (viale Allende) e via Tobbianese. Il sì di ieri riguardava nello specifico il rinnovo del vincolo di pubblica utilità sulle aree private interessate, necessario per avviare le procedure di esproprio, e alcune modifiche nella convenzione di lottizzazione con Oasis spa per l'adeguamento delle garanzie fideiussorie prestate dalla società, che dovrà realizzare l'opera e pagare le indennità di esproprio. La delibera è stata approvata con 21 voti favorevoli, espressi dal Pd, e 12 contrari espressi da tutta l'opposizione di centrodestra e di sinistra (FI, An, Rc e Sinistra per Prato viva), più i Verdi. La discussione è partita dal noto caso della gioielleria Paci di via Traversa Pistoiese, che dovrebbe essere demolita per far posto alla nuova viabilità, ma è scivolata spesso sulla multisala e sull'opportunità del progetto sia dal punto di vista urbanistico che da quello sociale, politico ed amministrativo. L'assessore all'Urbanistica, nell'illustrare la delibera, ha ribadito il prevalente interesse pubblico nella realizzazione dell'opera e la non percorribilità di soluzioni alternative: «Conosciamo le difficoltà denunciate dal laboratorio di oreficeria Paci, ma noi siamo chiamati a privilegiare l'interesse pubblico e dobbiamo considerare le richieste della Circoscrizione e delle frazioni di Tobbiana e Vergaio, 'tagliate fuori' e penalizzate nei collegamenti dalla rotatoria di Capezzana. Non spetta a noi invece stabilire la congruità o meno degli indennizzi offerti per il bene espropriato: su questo si esprimeranno altre autorità, senza alcun interesse contrario da parte nostra. Gli uffici hanno studiato ipotesi alternative, ma non sono possibili perchè non risolvono le esigenze per cui la strada viene realizzata». Come già fatto in precedenza con interrogazioni e question time, An ha affermato la propria assoluta contrarietà alla scelta che considera una «contraddizione in termini, perchè non funzionale e non essenziale alla viabilità, dato che l'agibilità e l'apertura della Multisala saranno concesse prima della realizazione della strada». Rifondazione e Sinistra per Prato viva hanno riallacciato i fili con la bocciatura data alla multisala all'inizio della legislatura: «E' un progetto avulso dal territorio e in cui si realizzano solo gli interessi di pochi, gestito male fin dall'inizio dal punto di vista politico e della concertazione, senza contare che è stata modificata una legge regionale per poterlo realizzare a poca distanza da un'altra multisala, con il rischio di aver quindi realizzato uno scatolone di cemento privo di utilità». Anche Forza Italia ha affermato che la multisala «rischia di essere una cattedrale nel deserto» e che «non si capisce perchè bisognerebbe danneggiare un'attività ben avviata per fare una strada e offrendo in più solo 460mila euro come indennizzo». Il voto negativo dei Verdi nasce sia per la contrarietà alla multisala, sia per non aver trovato un'ipotesi alternativa per la viabilità, «su cui non ci sono stati nè grandi sforzi e su cui era necessario invece maggiore impegno». A più voci il Pd ha invece promosso la scelta del collegamento viario tra la Tangenziale e Vergaio e della multisala, sottolineando che la strada era già prevista dal Piano Secchi e che anche Prato deve misurarsi comunque con le trasformazioni urbane, già in atto da anni in altre città: «La previsione di piano era già stata fatta molti anni fa. L'interesse pubblico alla realizzazione è evidente: una viabilità alternativa non sarebbe agevole e risolutiva per i residenti di Tobbiana e il Comune deve tutelare la maggior parte dei cittadini. Rientra inoltre in un disegno generale per collegare meglio le frazioni alla Tangenziale. Quanto ai risvolti sociali, le difficoltà delle famiglie nascono altrove e per altri motivi, non per la multisala. Anche quando aprirono I Gigli molti dissero che avrebbero chiuso nel giro di un paio d'anni, mentre a distanza di oltre un decennio hanno 50 milioni di visitatori all'anno. E' frutto di un cambiamento culturale e sociale che non possiamo ignorare». A quest'ultimo proposito anche l'assessore, nella sua replica, ha ribadito che il sì alla multisala «è nato per scommettere sulla diversificazione di una fetta di città e su una prospettiva di investimento diversa dal tessile»: «Non possiamo certo occuparci per assurdo di tutelare gli interessi della multisala vicina. Si tratta dell'iniziativa di imprenditori locali in un regime di libera concorrenza in libero mercato. A Firenze stanno sorgendo altri due plessi simili. Comunque oggi (ndr: ieri) non stiamo discutendo della multisala, ma anzi di una strada che rappresenta una contropartita alla multisala stessa per servire Tobbiana e Vergaio». (cb)

cb

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