30/04/2009 10:04
Sindaco
Il messaggio del sindaco per la Festa del Lavoro
«C'è bisogno di risposte concrete alla crisi pratese»
Il saluto del sindaco Marco Romagnoli ale lavoratrici e ai lavoratori pratesi per il 1° Maggio in una lettera indirizzata ali segretari delle confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil di Prato. Di seguito il testo integrale:
«La ricorrenza del 1° Maggio quest’anno cade in una situazione di più marcata crisi dell’economia locale, anche in virtù della forte recessione internazionale.
Sono forti le preoccupazioni che animano le famiglie e i lavoratori, che vedono pregiudicate le loro prospettive di occupazione e conseguentemente di vita.
Prato, anche per effetto di una iniziativa politica sviluppata dalle istituzioni, ha saputo ritrovare un linguaggio comune, soprattutto ha investito gli organi superiori di governo, regionali e nazionali, di una questione che non era più all’ordine del giorno delle agende politiche: la necessità di mettere in campo azioni che offrano un futuro al comparto manifatturiero e ai sistemi distrettuali.
Questa iniziativa è stata, ed è, importante per due ordini di motivi: il primo perché istituzioni e parti sociali hanno ribadito che il manifatturiero, e con esso il tessile, rappresenta ancora l’orizzonte entro cui occorre agire e muoversi; il secondo perché, finalmente, il tema sollevato da Prato ha assunto una rilevanza nazionale.
Prato, come detto in molte altre occasioni, ha energie e forze, ad iniziare dai lavoratori, per tirarsi fuori dalla situazione di difficoltà, ma non può fare da sola, per le caratteristiche che ha assunto, a livello planetario, la crisi dell’economia.
C’è da sperare che questo messaggio non resti inascoltato, anche perché, in particolare dall’esecutivo nazionale, le risposte, attese, tardano a venire.
Le amministrazioni locali sono a scadenza, siamo nel vivo del momento elettorale. Mi preme qui rammentare che anche per quanto concerne le politiche locali ci sono stati uno sforzo ed un impegno per assecondare una rinnovata prospettiva di sviluppo.
L’Amministrazione da me rappresentata chiude il proprio mandato col varo di nuovi strumenti urbanistici, che hanno posto le basi concrete per la realizzazione di un polo di funzioni superiori per l’economia alla ex Banci.
Le angosce delle lavoratrici e dei lavoratori pratesi sono anche nostre. Le abbiamo avvertite in questi anni, le avvertiamo con forza. Il sistema distrettuale non può permettersi di emarginare il lavoro, come non se lo possono permettere l’economia nazionale e neppure gli equilibri dell’economia mondo. E’ stato così per troppo tempo e i risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo bisogno di lavoro, delle competenze professionali espresse dai lavoratori, così come abbiamo bisogno di impresa, di nuove opportunità offerte, in termini di crescita, alla nostra comunità.
E’ avvertendo questi problemi, oltre all’acutezza della crisi, che ci siamo impegnati a mettere in campo politiche sociali di sostegno al reddito, nonché a prefigurare nuovi e inediti scenari di organizzazione urbana e delle attività economiche, all’interno di una visione strategica che ha abbracciato anche un ambito di tipo metropolitano.
E’ stato un compito tutt’altro che semplice ma credo si possa dire che il distretto può ora disporre di un complesso di strumentazioni capaci di sostenere una sua ripresa, a condizione che questi sforzi siano anche appoggiati da politiche di respiro nazionale.
Nel salutare le lavoratrici e i lavoratori pratesi per la Festa del 1° Maggio esprimo l’augurio che l’impegno profuso dagli Enti locali e dai soggetti della realtà economica e sociale locale non sia vanificato dall’insensibilità di altri livelli di governo, al contrario approdi a concrete misure che contribuiscano a rasserenare le famiglie pratesi e consentano di guardare con rinnovata fiducia al nostro futuro».
399/09
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