13/05/2009 14:16
Comune
Durante la cerimonia per ricordare la liberazione dal lager
Prato condanna la provocazione nazifascista a Ebensee
Una provocazione nazifascista ad Ebensee, ad opera di giovani austriaci, già identificati dalla polizia, durante la cerimonia, cui ha preso parte una folta delegazione pratese, per ricordare la liberazione del lager nazista. L'episodio verificatosi sabato scorso, che ha avuto ampio risalto nella stampa austriaca, stigmatizzato duramente dalle autorità governative e dal sindaco Herwart Loidl della cittadina gemellata da più di 20 anni con Prato, è all'origine di un documento di «sdegno e condanna» sottoscritto dall'Aned sezione di Prato, dall'Associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee, dalla fondazione Museo e centro di documentazione della Deportazione e Resistenza, dalla Provincia di Prato, dai Comuni di
Prato, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano, dalla Cgil Prato e dalla Spi Cgil in quanto «soggetti parteipanti» alla cerimonia di Ebensee.
Nel testo, oltre alla condanna, si dichiara «non si può non pensare che tale provocazione sia probabilmente scattata ad Ebensee perché proprio qui è in corso da oltre un ventennio, anche in virtù del gemellaggio con Prato, uno straordinario ed esemplare lavoro di riflessione condivisa e di responsabile presa di coscienza rispetto alle tragedie della deportazione, nonché di promozione, specie fra i giovani, dei valori della pace, della libertà, della tolleranza e della lotta a qualsiasi forma di discriminazione».
Prosegue la nota: «Un impegno che si è concretizzato attraverso decine di iniziative, di viaggi della memoria che hanno coinvolto migliaia di cittadini e soprattutto studenti, di convegni, incontri, pubblicazioni che hanno fatto capo ai due Musei gemellati di Prato ed Ebensee dedicati proprio allo studio del sistema concentrazionario nazista e alla memoria di una delle più terribili vicende della storia dell'umanità».
Quindi la «solidarietà piena di Prato» al «sindaco Loidl e a tutta la comunità di Ebensee», nella considerazione «dell'impegno assolto dall'amministrazione comunale di Ebensee, dall'Associazione per il gemellaggio Ebensee-Prato, dal Museo di storia contemporanea, per educare ai valori di civiltà e democrazia e per documentare e far conoscere i tragici avvenimenti che lì si svolsero. Ci accomuna la consapevolezza che non si deve abbassare la guardia, che occorre continuare a vigilare, ognuno nei propri territori, per impedire il risorgere - sotto qualsiasi forma - delle aberranti concezioni dell'ideologia nazifascista».
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