I cittadini cinesi sostengono la parte teorica dell'esame di guida nella loro lingua madre
A seguito della circolare n°15175 del 6 luglio 2006, emessa dalla Divisione 6 della Direzione Generale della Motorizzazione, i cittadini extracomunitari, possono sostenere la parte teorica degli esami di guida nella loro lingua di origine, con test prodotti ad hoc in ben nove lingue, oggetto della normativa, tra cui è presente quella cinese.
In realtà, negli anni precedenti, in ottemperanza della circolare U.D.G. n. A/28 del 28.11.00 del Ministero dei Trasporti e della Navigazione (ora denominato Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), i cittadini extracomunitari potevano chiedere di essere ammessi a sostenere l’esame in forma orale, presentando al Direttore dell'Ufficio provinciale competente una specifica domanda in bollo, allegando una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui affermavano di non conoscere la lingua italiana nella forma scritta. Un esame durante il quale i candidati non potevano farsi assistere da un interprete.
A tal proposito l’assessore all’Integrazione Giorgio Silli ha affermato: “Si tratta di due norme entrambe sbagliate e discriminatorie al contrario nei confronti dei cittadini italiani, nate sotto l’egida dei governi di centrosinistra. Ad ogni buon conto, si è andati di male in peggio. Perché se da una parte la normativa entrata in vigore nel 2000 imponeva almeno di sostenere l’esame di teoria in lingua italiana, sebbene in forma orale, l’altra del 2007 ha lasciato cadere anche questo flebile tentativo di integrazione attraverso una minima conoscenza orale della nostra lingua. Di qui – afferma ancora l’assessore – da una parte si vedono insorgere i noti problemi nella qualità della guida in particolare dei cittadini cinesi (le statistiche di Aci e Istat in merito ai sinistri di cittadini extracomunitari ci confortano nel sostegno di questa tesi), dall’altra gli stessi cittadini cinesi, se coinvolti in sinistri o infrazioni, presentano frequentemente e non a caso difficoltà nella comprensione della nostra lingua. Per questo – conclude l’assessore Silli – l’Amministrazione Cenni, insieme all’On. Riccardo Mazzoni, deputato alla Camera e coordinatore Pdl nella provincia di Prato, chiederà al Ministero di cambiare questa normativa per favorire una maggiore comprensione delle norme di guida, ma anche e soprattutto della lingua italiana, da parte dei cittadini extracomunitari. Questo perché uno dei principali presupposti della politica di integrazione del sindaco Roberto Cenni è proprio la conoscenza della lingua e della cultura italiana”.
mc
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