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Comune di Prato

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11/09/2009 12:34
Integrazione Il Comune come coordinatore dei programmi didattici delle scuole di lingua italiana per stranieri

Regolamento per l'integrazione linguistica. Prato prima in Italia

Corsi di lingua italiana obbligatori per gli immigrati. Previsto un test a campione con premi ai migliori e demeriti per i non frequentanti

L'assessore all'Integrazione, Giorgio Silli, ha incontrato questa mattina il Prefetto Mario Morcone, Capo del Dipartimento per l'immigrazione, ospite del Prefetto Eleonora Maffei, per avere chiarimenti in merito al decreto attuativo e al relativo regolamento del Decreto Sicurezza, nell'ottica del progetto che l'Amministrazione Comunale sta portando avanti, su espresso desiderio del sindaco Cenni, in materia di integrazione linguistica.

"Si tratta di un nostro dovere morale nei confronti dei cittadini e dei migranti - ha affermato l'assessore Silli - affinché essi possano e debbano comunicare in lingua italiana con le Istituzioni e gli altri cittadini".

L'idea è quella di relizzare una serie di corsi di lingua italiana per stranieri presenti sul territorio che abbiano un programma omogeneo di insegnamento. Di fatto, allo stato attuale delle cose, operano oltre dieci enti che organizzano corsi di lingue per stranieri a vario titolo.

"In realtà - sottolinea Silli - la passata amministrazione non ha neppure tentato di mettere ordine in questo mare magnum di corsi. Di qui l'oggettivo problema di non avere un obiettivo e un programma comune che coordini la didattica e ne finalizzi il risultato. Ovvio che vi sia una dispersione enorme di energie e di capitali che potrebbero essere di contro convogliati in un unico percorso didattico formativo coordinato da chi ne ha la competenza amministrativa, ovvero il Comune".

L'Amministrazione pertanto dovrà coordinare i programmi e verificare il livello minimo di compresione della lingua italiana acquisito dai frequentatori dei corsi, istituendo test a campione sugli immigrati che abbiano terminato il primo anno di corso o che già siano in possesso di carta di soggiorno. Si tratta, in realtà, di corsi di lingua che impegnerebbero poche ore al mese e che pertanto non rischierebbero di impedire il normale svolgimento dell'attività lavorativa dei singoli.

"Tecnicamente il regomento potrebbe prendere forma già nelle prossime settimane - ha affermato ancora l'assessore - Resta inteso che debbano essere premiati i migliori tra i frequentatori dei corsi così come sarà necessario stigmatizzare l'eventuale cattivo risultato didattico degli altri. Stiamo studiando con il governo e con la questura la possibilità di premiare gli immigrati risultati dai test i più meritevoli con strumenti che facilitino gli iter burocratici di integrazione. Di contro individueremo il modo di sanzionare chi non dimostra di aver ragigunto il livello minimo di apprendimento e soprattutto chi non frequenta i corsi".

Verranno altresì richiesti ed utilizzati fondi europei per l'integrazione che copriranno interamente i costi del progetto. "Lavoriamo - ha concluso Silli - nella speranza che questa iniziativa, che il Comune di Prato prende per primo in Italia, possa rappresentare un esempio per gli altri comuni che, a livello nazionale, sono maggiormente interessati dal fenomeno dell'immigrazione e dalle relative necessità di integrazione".

mc

699/09

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