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Comune di Prato

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17/09/2009 15:20
Sicurezza L'assessore Milone: "Un atto politicamente grave che mette ad ulteriore repentaglio la sicurezza dei cittadini"

Bocciatura dei CIE da parte della Regione: un vero disastro

Mi pare necessario stigmatizzare la bocciatura da parte della maggioranza di centrosinistra del Consiglio Regionale della Toscana circa l'istituzione dei CIE nella nostra regione. Si parla tanto di sicurezza senza rendersi conto che la mancata istituzione dei centri in oggetto è un atto politicamente grave e che dimostra come la Regione non abbia a cuore il problema sicurezza, anche alla luce del recente e gravissimo fatto delittuoso verificatosi a Prato. Anche perché il CIE è un anello essenziale del sistema sicurezza.

Lo stesso allarme lanciato dal centrosinistra pratese sui problemi legati alla sicurezza, negati invece più volte in campagna elettorale quando Prato veniva da loro considerato una sorta di isola felice, rappresenta evidentemente solo un semplice slogan non subsustanziato dai fatti, come dimostra la mancata approvazione dei CIE da parte del Consiglio Regionale.

Tutto ciò provoca danni notevoli ai problemi della sicurezza a Prato. Solo per fare un esempio, tutti i clandestini che delinquono, una volta arrestati dalle forze dell'ordine, inevitabilmente li ritroviamo dopo pochi giorni sul territorio pratese a reiterare i reati per i quali erano stati arrestati, provocando un enorme allarme sociale nella popolazione. Anche perché, come abbiamo visto recentemente, si è fortunati se si riesce a trovare qualche posto libero in alcuni CIE fuori dalla Toscana, a Bari o in Sicilia, con un dispendio enorme di uomini e di risorse finanziarie per il trasporto degli accompagnati. Visto che si parla tanto di presunti tagli da parte del Governo sulle forze di Polizia, questi trasporti incidono pesantemente sul bilancio degli enti pubblici e quindi sulle tasche dei cittadini.

Circa la polemica sull'utilizzo dei militari nell'operazione Strade sicure faccio notare che finora il loro impiego è stato altamente proficuo visto che hanno partecipato a molte operazioni poste in essere dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. E sicuramente non potevano essere impiegati, come qualcuno lasciava intravedere, a vigilare presidi ospedalieri. E' peraltro facilmente intuibile che l'eventuale impiego di divise verdi al Misericordia e Dolce avrebbe scatenato critiche ancora più feroci rivolte alla giuta Cenni, alla luce delle pesanti e infondate accuse lanciate a questa Amministrazione di aver militarizzato la città.

Aldo Milone - Assessore alla Sicurezza

mc

716/09

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