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Comune di Prato

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16/10/2009 16:39
Sicurezza Inserito l'emendamento Prato tra le richieste fatte al Governo dai Comuni della Carta di Parma

"Confisca amministrativa degli immobili utilizzati per violazioni della sicurezza"

La proposta dell'assessore Milone è stata accolta all'unanimità dai sindaci, con l'appoggio del Ministro Maroni. "Il ricavato dalla vendita degli immobili confiscati - afferma Milone - potrebbe andare al sociale"

Gli assessori alla Sicurezza di 21 Comuni del centro-nord, in occasione dell'incontro dei Sindaci con il Ministro dell'Interno Roberto Maroni hanno discusso e valutato la bozza della nuova Carta di Parma e soprattutto l'appendice di approfondimento delle proposte in materia di sicurezza urbana. Di qui la condivisione unanime di alcuni punti fondamentali contenuti in una proposta presentata al Governo tramite il Ministro, per ottenere conseguenti interventi legislativi. Tra questi, su proposta dell'assessore alla Sicurezza Aldo Milone - in rappresentanza del sindaco Roberto Cenni -, accolta con grande favore dal Ministro Maroni, dai sindaci e dagli altri assessori, è stata inserita la " Sanzione di confisca amministrativa degli immobili, utilizzati per violazioni nelle fattispecie di gravi e reiterati fenomeni degenerativi delle sicurezza che colpiscono e turbano in misura particolarmente significativa la serenità e la convivenza civile". Gli altri punti del documento, per il quale ora si attente una conseguenza legislativa, riguardano la riforma della Polizia Locale; la deroga al patto di stabilità per spese relative alla sicurezza urbana e al personale della Polizia locale.

"L'aver accolto l'emendamento Prato, come vorrei definirlo, all'interno del protocollo posto all'attenzione del Governo attraverso il Ministro Maroni - ha affermato l'assessore Milone - è un segnale importante di attenzione e di solidarietà da parte dei Comuni interessati dalla Carta di Parma e dell'Esecutivo in primis. Siamo pertanto riusciti a porre al centro dell'attenzione il caso Prato, rammentando al Ministro la grave mancanza di un Cie in Toscana e sottolineando le nostre operazioni degli ultimi mesi. Su tutte i controlli a tappeto negli internet point, che è stata presa ad esempio dagli altri comuni presenti nella convenzione di Parma, che lamentavano problemi simili ai nostri ma per i quali ancora non avevano individuato la giusta soluzione. Abbiamo così evidenziato la volontà del sindaco Cenni di far comprendere al Ministro Maroni l'unicità, almeno in Italia se non in Europa, del caso Prato per il rapporto cittadini-immigrati che supera di tre volte la media nazionale. Solidarietà nei nostri confronti, dopo l'esposizione dei nostri problemi, è stata espressa da tutti i sindaci dei Comuni rappresentati. Quanto all'importanza dell'emendamento Prato basti pensare ai gravi reati commessi nello sfruttamento di manodopera clandestina e dei minori, che sarebbe così più facilmente debellati. Inoltre - conclude Aldo Milone - con la confisca amministrativa dell'immobile il bene entra in possesso dell'Amministrazione Comunale che può venderlo all'asta e destinare il ricavato al sociale e alle fasce di popolazione più deboli". 

mc

814/09

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