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Comune di Prato

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27/10/2009 10:16
Consiglio Comunale A seguito della richiesta di scioglimento dell'ente avanzata dall'assessore alla Cultura

Prato per la pace, interpellanza del capogruppo Pd Carlesi

Quali sono le motivazioni politico, sociali e culturali per le quali la giunta comunale ha unanimente deciso di recedere da socio dell'associazione Prato per la Pace e intraprendere la procedura di scioglimento dell'ente?

E' quanto chiede con una interpellanza il capogruppo del Pd, Massimo Carlesi, facendo riferimento alla nota dell'assessore alla Cultura,  Anna Berltrame, che, il 29 settembre scorso,  comunicava tale decisione al  presidente del comitato direttivo di Prato per la Pace  "in considerazione della molto difficile situazione finanziaria dell'ente".

"Queste motivazioni - si legge nell'interpellanza di Carlesi - non trovano riscontro negli atti del Consiglio Comunale  e la comunicazione firmata dall'assessore Beltrame non trova fondamento in nessuna delibera".

Carlesi precisa che i componenti del consiglio di Prato per la Pace non percepiscono né gettoni né compensi e che i soci fondatori dell'associazione (Comune, Diocesi e AIMPGN , sezione Italiana della IPPNW, premio Nobel per la Pace ) nell'atto costitutivo decisero che essa non avesse scopo di lucro ma avrebbe basato il proprio impegno sui principi enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo  e negli altri documenti fondamentali delle Nazioni Unite.

Il capogruppo Pd chiede, quindi, che venga riconsiderata la valutazione espressa e non venga preso  come unico elemento di valutazione quello economico - finanziario.  Infine, Carlesi chiede che il consiglio comunale venga coinvolto in questa valutazione come lo era stato in sede di costituzione e variazione dello statuto.

Testo integrale dell'interpellanza presentata dal capgruppo Pd, Massimo Carlesi

PREMESSO

- che è pervenuta al Presidente del Consiglio Direttivo dell'Associazione nota , prot. Gen. N 119024 del 21.09.2009 a firma dell'Assessore alla Cultura Anna Beltrame e della Dirigente Rosanna Tocco , con cui si comunicava che la Giunta Comunale nella seduta del 04.08.09, in considerazione della molto difficile situazione finanziaria dell'ente , ha deciso all'unanimità di recedere da socio dell'Associazione Prato per la Pace a partire dal 01.01.2009.

PRESO ATTO

-  che non risulta delibera di Giunta in quella data ,o in altra data , da cui emerge tale decisione

- che dagli della Giunta del 04.08.2009 risulta un riferimento dell'Assessore Beltrane e che “ la giunta approva le proposte avanzate e, per l'effetto, esprime l'avviso di intraprendere la procedura finalizzata allo scioglimento dell'Associazione Prato per la Pace “ ….

-  che dopo quella data nessun atto ufficiale è stato compiuto e che non risultano comunicazioni ai soci fondatori

 - che lo statuto dell'Associazione di cui in oggetto è stato approvato con delibera del Consiglio Comunale di Prato n.284 del 25.11.1993 e che lo stesso  Consiglio  con delibera n. 144 del 14.09.2006 ha modificato lo statuto

RITENUTO

-   che le motivazioni addotte “ molto difficile situazione finanziaria dell'ente “ non trovano riscontro negli atti del Consiglio Comunale  ( vedi delibera approvazione equilibri di Bilancio )

-  che la comunicazione a firma dell'Assessore Beltrame non trova fondamento in nessuna delibera

RICORDATO

  -  che i componenti del Consiglio dell'Associazione non percepiscono né gettoni né compensi

-   che i soci fondatori Comune di Prato , Diocesi di Prato e AIMPGN , sezione Italiana della IPPNW (premio Nobel per la Pace ) nel costituire l'Associazione decisero che questa non avesse scopo di lucro e avrebbe basato il proprio impegno sui principi enunciati nella “ Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo “ e negli altri documenti fondamentali delle Nazioni Unite

-  che il Consiglio dell'Associazione ha operato seguendo tali indirizzi coinvolgendo nelle iniziative la cittadinanza ed in particolar modo adolescenti e giovani

-  che il Consiglio dell'Associazione in varie occasioni ha rendicontato la propria attività alla Commissione Consiliare competente

CON LA PRESENTE INTERPELLANZA SONO A RICHIEDERE:

-        le motivazioni politico, sociali e culturali che hanno giustificato tale decisione della Giunta

-        che venga riconsiderata tale valutazione

-        che non venga preso  come unico elemento di valutazione quello economico - finanziario

-        che sia coinvolto in tale valutazione il Consiglio Comunale come lo è stato in sede di costituzione e variazione dello statuto

    

 

gs

844/09

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