Nuova Biblioteca Lazzerini, conto alla rovescia per l'inaugurazione
Sarà la fabbrica della cultura, nel cuore della città. Il conto alla rovescia per l’apertura della nuova biblioteca comunale Lazzerini negli spazi straordinari dell’ex Cimatoria Campolmi, tra via del Melograno e via Santa Chiara, è scattato: sarà inaugurata il 16 novembre, in occasione della visita a Prato del presidente della Camera Gianfranco Fini.
Quella degli ultimi due mesi è stata una corsa contro il tempo, perché un cantiere così complesso e così grande comporta inevitabili problemi di natura tecnica e burocratica, ma la volontà del sindaco e della giunta è stata imprimere un’accelerazione ai lavori, tanto più che la vecchia sede della Lazzerini di via del Ceppo Vecchio era stata chiusa al pubblico lo scorso dicembre, creando non pochi disagi ai cittadini e comportando comunque una spesa di oltre 400mila euro a carico del Comune per l’affitto di quei locali. Così il taglio del nastro è previsto nella mattinata di lunedì 16, mentre i servizi della biblioteca apriranno al pubblico il martedì successivo, 24 novembre.
Nel pomeriggio di sabato 21 novembre, invece, è in programma l’inaugurazione per la città: letture con musica nel segno di Malaparte, iniziative per i bambini e la possibilità per tutti i pratesi di visitare un luogo così bello.
Il restauro della vecchia fabbrica ottocentesca, che già ospita il Museo del Tessuto, è stato compiuto rispettando le sue caratteristiche storiche e valorizzandole, a cominciare dalla stupenda volta in cemento armato a sesto acuto della sala d’ingresso, con la facciata a vetri su cui si specchiano le attigue mura trecentesche e il cielo. Sarà proprio il disegno stilizzato della facciata il logo della nuova Lazzerini: da ‘cattedrale’ del lavoro tessile, a ‘cattedrale’ della cultura.
"La biblioteca – commenta l’assessore alla Cultura Anna Beltrame – è il luogo del pensiero per eccellenza, è l’archivio delle idee e dei saperi, ma sarà anche uno splendido spazio di aggregazione proprio nel cuore della città. L’ex fabbrica tessile che diventa fabbrica di cultura è un simbolo per Prato, della sua storia e della sua capacità di cambiare. L’operazione Campolmi, ambiziosa e suggestiva, è nata con la prima giunta di Fabrizio Mattei: anche per la complessità dell’intervento, per arrivare a questa inaugurazione ci sono voluti molti anni e oltre 30 milioni di investimento".
I lavori non sono finiti, però. E’ previsto un ulteriore lotto di opere, ad esempio per il recupero della piazzetta antistante l’ingresso che ospiterà anche un bar, di cui purtroppo la nuova Lazzerini è per ora sprovvista: il progetto rientra fra le richieste di finanziamento presentate in Regione nell’ambito dei Piuss. "La biblioteca non si può dire perfetta - aggiunge Beltrame -, anche per l’inadeguata dotazione di parcheggi per motorini e biciclette, ma è talmente bella e così intimamente ‘pratese’, che sarebbe stato un peccato aspettare ancora per aprirla alla città, senza contare i disagi creati dalla chiusura della vecchia sede e i costi sostenuti per il suo affitto. In queste settimane con Gianni Cenni, il consigliere delegato per l’urbanistica, e i tecnici dei nostri assessorati abbiamo fatto il possibile per arrivare all’inaugurazione, nonostante i tanti problemi ancora aperti. Era nostro dovere riuscirci, siamo contenti di averlo fatto".
Il trasloco dei libri è in corso: saranno 250mila, di cui oltre 120mila ad accesso libero. La nuova biblioteca ha una superficie di 5300 metri quadri articolati su due piani, 450 sedute e 110 postazioni di computer, con tutti gli ambienti dotati di tecnologia wireless. Sono oltre 6mila i titoli multimediali tra cd e dvd, non solo. A disposizione degli utenti ci saranno anche la banca dati Press Display, che dà l’accesso a oltre 700 quotidiani nel mondo e un’emeroteca digitale che consente la visione delle copie arretrate di molti giornali. Ci saranno poi una sala per bambini, con lo spazio per laboratori, giochi e animazioni, e una sala da cento posti per conferenze, letture con musica, presentazioni di libri. La nuova Lazzerini sarà insomma la cittadella della cultura nel cuore della città, un luogo da vedere e da frequentare, anche nei suoi spazi esterni, con la corte delle sculture, in cui saranno installate alcune opere del Pecci, e quella centrale, dominata dalla straordinaria ciminiera alta cinquanta metri, un simbolo, anche questo, di Prato e della voglia di guardare in alto che non deve smarrire.
mc
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