Nomine Consiag: "Un atto di forza fondato su criteri di appartenza politica"
“E’ una vicenda triste: ieri nell’assemblea dei soci del Consiag, 21 sindaci hanno votato per eleggere il presidente e tre consiglieri di amministrazione senza tener conto di criteri di qualità e soprattutto di rappresentanza dei Comuni di riferimento escludendo dalla presidenza del Consiag il comune maggioritario, Prato, che detiene questa carica dalla sua costituzione.
E’ evidente che si tratta di una scelta fondata meramente su criteri di appartenenza politica .
Proverei molto imbarazzo nei panni del presidente Paolo Abati a rappresentare una società dove il socio di maggioranza, il Comune di Prato, è stato messo all’angolo e adesso non ha alcun rappresentante nel consiglio di amministrazione della società”.
Queste le parole del primo cittadino di Prato, Roberto Cenni, che sulla riconferma di Abati alla presidenza di Consiag Spa, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa.
“Avevo rivendicato per Prato – ha proseguito Cenni - il diritto di nominare il presidente del Consiag. Il nome della persona era vincolato agli obiettivi che l’assemblea si poneva. Con questo atto di forza sono stati negati i diritti dell’assemblea di decidere la propria strategia”.
“Adesso - ha detto il sindaco – non mi farò scrupolo di portare avanti gli interessi di Prato:visto che non è stato possibile un accordo che tutelasse gli interessi di tutti, il mio compito è ora quello di tutelare solo gli interessi dei cittadini pratesi e di adottare tutte le misure che possano valorizzare il patrimonio sociale che il Comune di Prato detiene nella società. Questo atto di forza non mancherà di avere conseguenze a tutti i livelli”.
gs
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