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Comune di Prato

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14/11/2009 15:12
Cultura Presentata ai media la nuova prestigiosa sede della biblioteca nell'ex Cimatoria Campolmi

Nuova Biblioteca Lazzerini: nasce la fabbrica della cultura

Lunedì 16 novembre il taglio del nastro alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini. Sabato 21 l'inaugurazione per la città. Da Martedì 24 l'apertura al pubblico.

E' stata presentata questa mattina ai media la Nuova Biblioteca Lazzerini, nella sede dell'ex Cimatoria Campolmi, in via Puccetti n°3, in una struttura che si integra prefettamente con il Museo del Tessuto. La fabbrica della cultura, come è stata efficacemente definita dall'assessore Anna Beltrame, vedrà il taglio del nastro Lunedì prossimo, 16 novembre, alle ore 10.30 alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini. Inoltre Sabato 21 novembre, a partire dalle ore 17, ci sarà una festa di inaugurazione dedicata alla città, con musica e letture malapartiane. Mentre l'apertura al pubblico è fissata per Martedì 24 novembre.

Il restauro della vecchia fabbrica ottocentesca è stato compiuto rispettando le sue caratteristiche storiche e valorizzandole, a cominciare dalla stupenda volta in cemento armato a sesto acuto della sala d’ingresso, con la facciata a vetri su cui si specchiano le attigue mura trecentesche e il cielo. Ed è proprio il disegno stilizzato della facciata il logo della nuova Lazzerini: da ‘cattedrale’ del lavoro tessile, a ‘cattedrale’ della cultura.

Durante la conferenza stampa di presentazione del prestigioso istituto culturale e di documentazione, l'assessore alla Cultura, Anna Beltrame, ha affermato: "La Nuova Lazzerini non è solo una biblioteca ma è un cuore pulsante, una vera e propria fabbrica della cultura. La vecchia sede della Lazzerini fu incomprensibilmente chiusa a dicembre scorso - ha sottolineato l'assessore - ma finalmente oggi gli studenti e la città tutta possono godere di nuovo di questo patrimonio, oggi straordinariamente arricchito. Desidero ringraziare l'ex sindaco Fabrizio Mattei e l'allora assessore alla cultura Massimo Luconi che ormai quindici anni fa pensarono questo sogno per Prato. Da parte nostra, come giunta Cenni, abbiamo impresso una forte spinta di accelerazione per raggiungere il termine dei lavori. E' importante anche ricordare la figura di Mons. Alessandro Lazzerini, uomo di potere e di grande cultura, che nel 1836 donò alla città il suo fondo dotato di circa 6mila volumi, che approdarono molto tempo dopo nel 1978 nella Biblioteca Lazzerini che oggi rinasce a nuova vita nei meravigliosi spazi dell'ex Cimatoria Campolmi".

La biblioteca ospita 250mila volumi, di cui oltre 120mila ad accesso libero. La nuova Lazzerini ha una superficie di 5300 metri quadri articolati su due piani, 450 sedute e 110 postazioni di computer, con tutti gli ambienti dotati di tecnologia wireless. Sono oltre 6mila i titoli multimediali tra cd e dvd, non solo. A disposizione degli utenti ci saranno anche la banca dati Press Display, che dà l’accesso a oltre 700 quotidiani nel mondo e un’emeroteca digitale che consente la visione delle copie arretrate di molti giornali. C'è poi una sala per bambini, con lo spazio per laboratori, giochi e animazioni, e una sala da cento posti per conferenze, letture con musica, presentazioni di libri.

Da parte sua il vice sindaco e assessore al Centro Storico, Goffredo Borchi, ha detto: "Quella di oggi è giusta soddisfazione di chi ha lavorato alacremente per centrare questo obiettivo. Grazie all'architetto Marco Mattei, curatore del progetto, perché c'ha messo veramente il cuore. Prato da qui - ha concluso Borchi - può davvero voltare pagina".

L'archietto Mattei ha così sottolineato che: "La cultura non ha paternità né ideologie e questa biblioteca senga un filo di continuità tra l'epoca dell'industria e l'innovazione tecnologica per la diffusione della cultura".

E' quindi intevenuto il consigliere delegato del sindaco all'Urbanistica, Gianni Cenni, che ha così chiosato: "L'urbanistica va oltre il concetto di destra e sinistra e quest'opera è della città, è di tutti. Racconta quello che eravamo nel passato, disegna il nostro presente e promette di descrivere per quelli che verranno la nostra vera essenza. Ovvero la capacità di rigenerarci e rinascere".

Tutti i relatori hanno convenuto sulla fondamentale importanza di tenere insieme Biblioteca Lazzerini e Museo del Tessuto perché possano vicendevolmente contaminarsi. La Lazzerini come sede della formazione della cultura e il Museo come strumento di conservazione della stessa. Museo che - a detta dell'assessore Beltrame - è gestito con grande competenza dai responsabili della struttura.

Il direttore della Biblioteca Lazzerini, Franco Neri, ha sottolineato come questo sia un progetto di valore internazionale, "Una struttura - ha detto - visitata già da esperti di molte città europee e statunitensi che ne sono rimasti profondamente e positivamente impressionati".

Ha concluso la conferenza il presidente del consiglio comunale, Maurizio Bettazzi, che ha detto: "Sono orgoglioso del pragmatismo dell'attuale amministrazione comunale. Mentre sono rimasto sorpreso che, proprio nel ventennale della caduta del muro di Berlino, ancora ci si muova con uno spirito non costruttivo come il gruppo del PD che, nonostante l'assessore Beltrame abbia dato merito di questo gioello a molti esponenti delle passate amministrazioni, hanno voluto indirre una conferenza stampa parallela, mentre nessuno di noi avrebbe impedito loro di partecipare a questa. Vero è che negli ultimi due mesi è stata impressa una profonda accelarazione ai lavori perché Lunedì 16 si potesse finalmente tagliare il nastro della nuova Lazzerini alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini. Sono certo che questa biblioteca, e la sua particolare iconografia, descriverà un tratto caratteristico della nostra città molto a lungo nella storia".

mc

913/09

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