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Comune di Prato

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14/11/2009 17:26
Cultura La replica dell'assessore alla Cultura, Anna Beltrame alle dichiarazioni di Mons. PIerluigi Milesi, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro e rappresentante della diocesi nell’Associazione Prato per la Pace

"Recedere da Prato per la pace è una decisione di buon senso in una situazione finanziaria difficile per il Comune e soprattutto per la città"

L'assessore Beltrame: "Fino a due anni fa l'85% del bilancio di Prato per la pace serviva a pagare lo stipendio al direttore dell'associazione, mentre erano superiori a mille euro le spese telefoniche"

In merito alle consierazioni espresse da Mons. Pierluigi Milesi, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro e rappresentante della diocesi nell’Associazione Prato per la Pace, in merito alla decisione del Comune di Prato di recedere dall'associazione stessa, l'assessore alla Cultura Anna Beltrame afferma quanto segue:

"La decisione di recedere da Prato per la pace è soprattutto dettata dal buon senso. In una situazione finanziaria difficilissima per il Comune, ma soprattutto per la città, con la giunta abbiamo convenuto che non è tra i compiti prioritari e istituzionali del Comune 'lo studio delle questioni relative alla pace, al disarmo e allo sviluppo, avvalendosi di esperti a livello nazionale e internazionale', come recita lo statuto dell'associazione. Voglio inoltre ricordare che a Prato per la pace il Comune destinava circa 20mila euro l'anno, obbligatori da statuto, ai quali si aggiungevano poco più di 500 euro della diocesi e che fino a due anni fa l'85% di questa somma serviva a pagare il direttore dell'associazione, mentre erano superiori a mille euro le spese telefoniche. Detto questo, il valore della pace resta fondamentale per tutti noi".

mc

914/09

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