Illeciti economici: il trenta per cento delle risorse recuperate andrà al Comune
La giunta ha approvato il progetto "Partacipazione del Comune all'accertamento nei confronti delle persone fisiche ed emersione del lavoro nero", presentato dai consiglieri del Pdl della Commissione 2 (Alessandro Giugni, Riccardo Bini, Vittorio Lana, Francesco Innaco).
La proposta ed il provvedimento sono stati elaborati in base ad un protocollo di intesa siglato tra Anci e Direzione Regionale Entrate Toscana, che consente di individuare e segnalare all'Agenzia delle Entrate la capacità reddituale di persone fisiche prive di dichiarazione dei redditi; in possesso di beni mobili, immobili, diritti reali e altre attività, secondo le disposizioni del redditometro.
Il Comune si avvarrà di cinque centri di rilevazione e di un elevato numero di operatori per inviare all'Agenzia delle Entrate le segnalazioni qualificate utilizzabili ai fini dell'accertamento delle imposte dei potenziali evasori.
Tra le novità principali del provvedimento c'è l'obbligo da parte dell'Agenzia delle Entrate di iniziare immediatamente l'accertamento sulla base della segnalazione qualificata ricevuta dal Comune e rendicontare all'Ente l'esito della segnalazione stessa.
"Sono molto soddisfatto - afferma Alessandro Giugni, presidente della Commissione 2, Sviluppo Economico, Finanze e Bilancio - che il sindaco e la giunta abbiamo fatto proprio questo progetto che ha come scopo, attraverso azioni mirate, il far emergere il lavoro in nero nel nostro distretto e di accelerare al massimo l'inserimento di tutti i soggetti economici in un sistema di legalità e trasparenza. Il Comune di Prato sarà pertanto uno dei primi in Italia a dare attuazione al DL 203/2005 per effetto del quale il trenta per cento delle somme effettivamente recuperate dall'Agenzia delle Entrate saranno girate al Comune, con riflessi importanti per le poliche di bilancio dei futuri esercizi".
mc
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