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Comune di Prato

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01/12/2009 12:15
Consiglio Comunale Oggi in Comune

Festa della Toscana, cerimonia conclusiva

Presentato il volume di Cerretelli sulla storia del Palazzo Comunale

Con la presentazione del volume di Claudio Cerretelli sulla storia del Palazzo Comunale  di Prato si sono concluse le celebrazioni della Festa della Toscana. L'opera, che sarà di almeno 300 pagine con molte riproduzioni fotografiche, sarà pubblicata nell'aprile prossimo e costituirà il primo tassello di una serie di pubblicazioni con cui valorizzare il patrimonio monumentale di Prato. Sarà realizzata con il contributo di alcuni sponsor e costituirà il primo volume della nuova collana editoriale dell'Anci.

L'autore, Claudio Ceretelli,  nel corso della cerimonia di questa mattina, ne ha illustrato le principali caratteristiche. Il volume  presenterà l'evoluzione del Palazzo Comunale -  ha una struttura medievale esattamente come Palazzo Pretorio - a partire dal 1200 fino ai giorni nostri. Lo stesso salone consiliare, è stato utilizzato per più di settecento anni. Il piano terreno del Palazzo alla fine del duegento era uno spazio di mercato: lì trovavano posto una macelleria, una taverna, un postribolo.  Al primo piano, già da allora, c'erano gli spazi riservati al Gonfaloniere e ai Priori.

Dalle fine del 1600 al 1844,  nell'attuale salone, fu realizzato il teatro all'italiana voluto dal Comune e poi gestito dall'Accademia dei Semplici.

La struttura attuale del salone, con affreschi, soffitto in legno e pancali, risale alla fine del 1400.

Il presidente del Consiglio, Maurizio Bettazzi, che ha presieduto la cerimonia, subito dopo la presentazione del libro,  ha preannunciato  un concorso di idee  rivolto ai giovani architetti per migliorare l'attuale struttura dell'aula consiliare e valorizzarne gli affreschi, i quadri e la parte di arredi più antichi con luci adeguate e altri abbellimenti.

A concludere la festa è stato il sindaco Roberto Cenni che ha espresso il suo plauso per la realizzazione del volume. "Partire dal palazzo comunale - ha detto significa partire dall'ombelico della città. Far conoscere il nostro territorio e le sue bellezze artistiche e naturali servirà a far diventare Prato un polo di attrazione  a livello mondiale."

gs

995/09

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