Sem Benelli a 60 anni dalla scomparsa: uno spettacolo per celebrare il grande poeta, scrittore e drammaturgo pratese
A sessant'anni esatti dalla morte di Sem Benelli, avvenuta il 18 dicembre 1949, l'Amministrazione intende ricordare e celebrare il grande poeta, scrittore e drammaturgo pratese con uno spettacolo di narrazione e musica, realizzato da OperAltrA, per il "Progetto Benelli", che andrà in scena Giovedì 17 dicembre alle ore 21.15 nella prestigiosa sede della sala conferenza della nuova Biblioteca Lazzerini, la fabbrica della cultura nel cuore della città. L'evento è inserito nel cartellone di "Prato Festival Natale 2009", preparato dall'Assessorato alla Cultura. Titolo dell'apppuntamento è: "Sem Benelli a 60 anni dalla scomparsa".
Per parte sua, la compagnia pratese OperAltrA da quasi dieci anni lavora al "Progetto Benelli" allestitendo diversi originali rappresentati anche fuori Prato, spettacoli firmati da Goffredo Gori, che propongono una virtuosa contaminazione tra parola recitata, danza, musica e canto, attingendo dai lavori lirici di quei compositori che hanno messo in musica testi di Benelli, come Umberto Giordano (che al Banchini di Prato fu nel 1941) e Italo Montemezzi.
Dopo il tentativo fallito in occasione del 130° dalla nascita del 2007 di allestire al Politeama Pratese la Cena delle beffe di Giordano Benelli (che avrebbe dovuto inaugurare il Banchini nel 1925 dopo la prima alla Scala con Toscanini), la compagnia si fa promotrice di una pubblicazione insieme al Centro di Solidarietà, Terrena, e MPS su "La beffa della cena" (Umberto Cecchi, Claudio Caponi, Giuseppe Centauro e Goffredo Gori).
Seguono una serie di spettacoli: al teatro Magnolfi, nel castello di Cafaggiolo, al Cicognini (una suggestiva performance che mette a fronte Benelli-D'Annunzio). E di recente alla Monash University in uno spettacolo che vide la presenza canora del grande tenore pratese Lando Bartolini come Giannetto della "Cena" ( promosso dalla Circoscrizione Centro).
L'appuntamento del 17 nella sala conferenze della Biblioteca Lazzerini, svolgendosi in uno spazio non teatrale, è una sorta di condensazione della esperienza drammaturgica del "Progetto Benelli", recuperando scene e occasioni più idonee allo spazio biblioteca. Non rinuncia però all'apetto spettacolare e teatrale: un baritono per la parte di Neri Chiaramantesi della "Cena" (Alessandro Petruccelli); un soprano per Ginevra della "Cena" e Francesca da Rimini di dannunziana memoria (Eva Mabellini); un tenore per la parte di Giannetto Malespini nel tragico finale della Cena e per Paolo Malatesta amante di Francesca (Ferruccio Balducci). Un pianoforte ( Nicola Mottaran) e una chitarra (Renato Sirleto). Benelli Sem nella voce recitante di Paolo Spennato (che sarà anche D'Annunzio studente al Cicognini).
Ma l'occasione più significante è quella della proposta di tre documenti autografi di Benelli, mostrati pubblicamente per la prima volta. Si tratta di lettere che rivelano aspetti inediti del carattere e della poetica (e visione politica) di Benelli. In particolare una lettera del 1919 dove in occasione dell'avventura di Fiume, Benelli prende le distante dal Vate. Sono documenti tratti dall'archivio di Goffredo Gori, alcuni apparsi in pubblicazioni di carattere musicale. Quindi l'occasione alla Lazzerini si arricchisce di queste tre combinazioni incorniciate nella suggestione di autografi inediti.
Anche la musica avrà sorprese: esecuzione per la prima volta di un brano dallo spartito ("L'Incantesimo" - 1941 - inedito e autografo) di un lavoro di Benelli sconosciuto e scritto appositamente per il teatro d'opera (compositore Italo Montemezzi).
mc
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