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Comune di Prato

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14/12/2009 15:03
Integrazione Settanta studenti di terza media coivolti in un progetto europeo

Le nuove tecnologie mobili al servizio dell'integrazione

Per quattro mesi i ragazzi riceveranno podcast e i loro genitori sms e mms

Settanta studenti della scuola media Ser Lapo Mazzei e i loro genitori saranno coivolti in un progetto sperimentale che, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie mobili, tenterà di favorire il processo di integrazione e di formazione su argomenti ancora scarsamente trattati nella aule scolastiche, come l'Unione Europea, l'educazione civica, le dipendenze da alcol e droghe e altri.

Il progetto si chiama Ensemble www.ensemble-project.org ed è finanziato per il 70 per cento  dalla Commissione europea nell'ambito del programma Lifelong Learning. Il rimanente 30 per cento sarà a carico dei partner, fra cui il Comune di Prato, il dipartimento di scienze dell'educazione dell'Università di Firenze, attraverso il laboratorio di tecnologie dell’educazione, ed il Conseil generale del dipartimento di Yvelines in Francia.  Per la nostra Amministarzione, che metterà a disposizione le proprie risorse umane, il progetto finanziariamente  non comporterà oneri finanziari.

A partire da metà gennaio i ragazzi di tre sezioni di terza media  riceranno su appositi Mp3 messi loro a disposizione quattro moduli audio, i podcast, ciascuno su un determinato argomento. All'interno di ogni modulo ci sono quattro unità che rappresentano le tappe del percorso sul tema trattato. Nella prima unità l'argomento viene presentato sotto forma di radio-dramma: è cioè una scenetta di circa quattro minuti recitata da attori; le successive unità serviranno ad approfondire l'argomento e costituriranno la base della discussione fra gli studenti. Contemporaneamente i genitori degli studenti riceveranno una batteria di Sms e Mms sugli stessi temi e saranno di conseguenza direttamente coivolti negli argomenti di dibattito dei figli.

L'assessore Giorgio Silli  ha parlato di un progetto di doppia integrazione, culturale e generazionale. "La città del futuro - ha detto Silli - si costruisce nelle scuole elementari e medie perchè è qui che le seconde generazioni di stranieri devono diventare parte integrante di questa città" .

"Non è un caso - ha osservato l'assessore Rita Pieri - che questo progetto pilota si svolga nell'istituto comprensivo Marco Polo, dove la percentuale di stranieri è del 50%. Questa è una scuola di eccellenze, non di criticità: qui i docenti hanno saputo cogliere da una situazione di grande anomalia una serie di potenzialità che anche in questa occasione non mancheranno di dare frutti".

gs

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